IL COMMENTO AMAREGGIATO DEL CONSIGLIERE
(e.l.) ______ “Sono stato tenuto lontano dalle persone e dai luoghi che amo. Chiedo scusa a tutti coloro che contavano su di me e che non ho potuto aiutare per cause di forza maggiore. È questo oggi il mio tormento più grande, un rimpianto che porterò con me per tanto tempo”.
Questo il commento, in serata, del consigliere Andrera Guido, che ha poi aggiunto:
“Sono stato travolto all’improvviso da una vicenda più grande di me, in cui rappresento solo un numero tra sessanta altri indagati, e alla quale sono totalmente estraneo.
Sono amareggiato, non posso certo nasconderlo. Ma ho toccato con mano i veri problemi della Magistratura italiana, ovvero la carenza del personale nelle cancellerie e negli uffici necessari al funzionamento di questo organo. La mia istanza di revoca della misura cautelare, infatti, è stata presa in esame soltanto in questi giorni dal giudice titolare del fascicolo, dopo quasi cinque mesi, poiché in precedenza erano disponibili soltanto i GIP di turno, e fa piacere, almeno, che sia stata accolta oggi dallo stesso organo che ne aveva ordinato l’esecuzione.
Adesso potrò portare in aula i risultati delle indagini difensive dei miei avvocati, Ivan Feola e Andrea Sambati, grazie ai quali posso tornare al mio quotidiano impegno in favore della comunità leccese, e dimostrare una volta per tutte, nelle sedi preposte, la mia totale estraneità agli accadimenti che hanno generato il procedimento penale in corso”.
Nel frattempo sono già centinaia le attestatzioni di affetto e stima arrivate al consigliere tramite social. ______
LA RICERCA nel nostro articolo di questo pomeriggio
ANDREA GUIDO RIMESSO IN LIBERTA’