“Forza Pisa, Livorno merda”
(g.p.) ______ Il caso più eclatante in tema, nel 2009, quando alla festa di Pontida, al bar, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini intonò un coro di tifosi milanisti contro i Napoletani, e la questione da coro, per quanto becero, certo, ma insomma da stadio calcistico, divenne questione politica.
Ieri sera l’exploit del segretario del Pd Enrico Letta, 56 anni, di Pisa appunto, alla Festa dell’Unità della sua città, dove, al ristorante, diciamo così, si è lasciato andare, con lo slogan urticante, da ultras.
Un’entrata a gamba tesa della politica nel mondo del calcio.
La rivalità fra Pisani e Livornesi, che dallo sport tracima in altri ambiti, è storica, accesa, irrisolvibile. Roba da ridurre a boutade da educande quella – per esempio, per quanto ci riguarda più da vicino qui al Sud- fra Baresi e Leccesi.
negli anni scorsi tante volte in Toscana le partite fra le due squadre sono state sospese, o hanno fatto fatica ad arrivare a regolare conclusione, a causa degli scontri sugli spalti.
Il bello è che adesso per un po’ non se ne parla,, essendo il Pisa in serie B e il Livorno in serie D, con relativo sospiro di sollievo del questore e degli agenti della Digos delle due città.
Ma ci ha pensato Enrico Letta a tenere viva la questione, che adesso rischia per lui di trasformarsi anch’essa in caso politico.
Che poi a Pisa governa la Lega, e a Livorno il Pd, tanto per dire…
A Livorno, per usare un eufemismo, non hanno gradito la sortita del segretario nazionale del Pd. Il 25 settembre si avvicina, ci sarà tempo per loro per ricordarsene, ritornando dal calcio alla politica, Staremo a vedere gli effetti sui voti nelle urne.
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