GROSSO SEQUESTRO DI BENI A PREGIUDICATO
(e.l.) ______ Militari della Guardia di Finanza di Taranto questa mattina hanno eseguito un decreto di sequestro richiesto della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, di beni mobili e immobili per un valore di circa 20 milioni di euro, riconducibili a un pregiudicato di Taranto, già condannato, in via definitiva, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, estorsione e lesioni personali aggravate dall’utilizzo del metodo mafioso.
Le indagini erano iniziate nel 2019, quando furono arrestate quarantasei persone sulla base ordinanze emesse dalla Procura della Repubblica di Lecce e da quella di Potenza.
I successivi e ulteriori accertamenti economici, conclusi nel marzo del 2022, oltre a definire compiutamente gli “asset” imprenditoriali degli arrestati, hanno consentito di riscontrare come il principale indagato, dopo un lungo periodo di detenzione e avvalendosi di fidati “prestanome”, disponendo di fonti di reddito appena sufficienti a soddisfare le esigenze del proprio nucleo familiare, avrebbe conseguito significativi incrementi patrimoniali, in apparenza frutto del reimpiego dei profitti illeciti delle attività estorsive, reinvestiti progressivamente in una serie di attività commerciali nel settore della ristorazione/bar e del commercio di idrocarburi.
In accoglimento delle proposte investigative avanzate, il Tribunale di Lecce ha quindi disposto il sequestro anticipato eseguito oggi di beni mobili (autovetture) e immobili ubicati nelle province di Bari e Taranto (terreni agricoli e fabbricati), di compendi aziendali e di quote di partecipazione al capitale sociale di sei imprese, con sedi/unità locali nelle province di Roma, Salerno, Bari e Taranto, operanti nei settori della ristorazione/bar e del commercio di carburanti, nonché di disponibilità finanziarie direttamente o indirettamente riconducibili al proposto, per un valore complessivo pari a circa 20 milioni di euro.
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