ILARY BLASI E FRANCESCO TOTTI, QUANDO FINISCE UN AMORE. CON UN COMUNICATO STAMPA
di Giuseppe Puppo ______
Nel mese di luglio del 2001, dunque giusti giusti ventuno anni fa, avvenne qualcosa destinato a modificare gli italici costumi.
Per la prima volta la fine di un amore, di una relazione, di un matrimonio, fino a quel momento gelosamente confinata nell’intimo privato e nel segreto personale dei protagonisti, sia che fossero essi personaggi famosi, sia famosi comunque per amici e conoscenti e quindi tutti noi, venne ufficializzata in pubblico.
L’allora ‘velina’ televisiva Elisabetta Canalis lasciò il suo fidanzato, il calciatore allora quotato Bobo Vieri, con un comunicato all’agenzia Ansa, in cui annunciò la propria decisione e la motivò pure, sia pur sommariamente.
L’agenzia Ansa fece il ‘lancio’, come se si fosse trattato di una qualunque notizia più o meno importante. La Canalis, sommersa dalle reazioni, per lo più avverse, subito dopo se ne vergognò profondamente, e stette una settimana e passa chiusa in casa senza più il coraggio di uscire nemmeno fuori dal portone.
Comunque, l’agenzia Ansa, la storica e ancora oggi più importante agenzia giornalistica italiana, pochi anni dopo ha fatto di meglio, o di peggio, fate voi.
Nel maggio 2004 fece un ‘lancio’ con una dichiarazione dell’allora vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini che ci teneva a smentire a parole proprie un gossip riguardo ad una presunta relazione con l’allora ministro per le Pari opportunità Stefania Prestigiacomo.
Comunque sia, proprio dal 2004 la nuova moda di lavare i panni sporchi delle separazioni non in famiglia, ma alle fontane della piazza virtuale dei giornali, si affermò definitivamente, con la storia finita fra l’attrice Valeria Marini e il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori, in una lunga ondata di interviste, singole, o in coppia, spiegazioni, contro-spiegazioni e quant’altro del genere.
E c’erano già le chat di incontri, c’erano già i blog, e i telefonini di nuova generazione…
Poi, poco dopo, ci fu l’avvento dei social, il primo e ancora oggi il più grande Facebook, e niente da allora fu come prima, anche e soprattutto per quel che riguarda le storie d’amore, sempre meno private, e sempre più, anche sfacciatamente, pubbliche, sempre meno lasciate nella dimensione personale e sempre più condivise in quella ‘politica’.
E’ di queste ore l’ultimo, eclatante episodio.
L’ex calciatore Francesco Totti e la intrattenitrice televisiva Ilary Blasi si sono lasciati.
Che te lo dico a fare? con un comunicato stampa.
Da giorni circolavano voci, indiscrezioni pettegolezzi, e – non ci posso credere – cresceva l’attesa per una loro preannunciata dichiarazione congiunta. Alla fine, ‘stamattina, ne hanno fatte due, ognuno per conto suo.
Frammenti di un discorso amoroso, farebbero la felicità di Roland Barthes.
Esercizi di stile, farebbero sobbalzare sulla sedia in un nuovo racconto Raymond Queneau.
Vediamo.
Ilary Blasi ha dichiarato al riguardo quanto segue:
«Dopo vent’anni insieme e tre splendidi figli, il mio matrimonio con Francesco è terminato. Il percorso della separazione rimarrà comunque un fatto privato e non seguiranno altre dichiarazioni da parte mia. Invito tutti a evitare speculazioni e, soprattutto, a rispettare la riservatezza della mia famiglia».
Francesco Totti ha dichiarato al riguardo quanto segue:
«Ho tentato di superare la crisi del mio matrimonio, ma oggi capisco che la scelta della separazione, pur dolorosa, non è evitabile. Tutto quello che ho detto e fatto negli ultimi mesi è stato detto e fatto per proteggere i nostri figli, che saranno sempre la priorità assoluta della mia vita. Continuerò a essere vicino a Ilary nella crescita dei nostri tre meravigliosi figli, sempre nel rispetto di mia moglie. Confido nel massimo rispetto della nostra privacy, soprattutto per la serenità dei nostri figli».
Fin qui i due.
Commenti a valanga, naturalmente tramite social.
Che volete che sia se c’è la guerra, la carestia, la crisi energetica, quella economica e sanitaria?
In quello che abbiamo imparato a chiamare il nostro immaginario collettivo, l’amore era l’unica certezza, ed è l’ultima speranza.
Quella di Francesco ed Ilary era una favola bella.
Per sempre. Due semplici parole che esaltano e che atterriscono al tempo stesso.
Una leggenda, come Albano e Romina degli anni favolosi.
Ora è’ finita anch’essa, e mannaggia.
Non c’è mai una ragione perché un amore debba finire, nel senso che ce n’è sempre più di una.
Forse hanno giocato troppo a tenere separate carriere ed interessi.
Forse, di interessi economici insieme ce n’erano troppi, ed è sbagliato, comunque, mischiare amore ed affari, dal momento che ad un certo punto non si capisce più se due stanno ancora insieme per amore, o per affari.
Forse, dopo la soglia dei quarant’anni, invece della maturità, oggi ai tempi nostri, nella nostra identità di contemporanei, comincia una seconda gioventù, con tutto quello che di immaturo essa continua a portarsi appresso.
Però, che peccato, dai.
Erano la famiglia non del mulino bianco, ma della lavatrice bianca.
Non li troveremo più due coniugi che vanno d’ amore e d’accordo pure nella quotidianità più spicciola che di solito dilania tutti gli altri, finanche nel fare il bucato, essendosi divisi pariteticamente e felicemente i compiti, con uno che sceglieva il detersivo di sua piacimento, e l’altra che di suo ci metteva l’ammorbidente profumato.
Category: Costume e società, Cronaca