E’ QUESTO IL CAMPO LARGO DI EMILIANO?
di Francesco Corallo _______
Ancora la magistratura, ancora una volta la magistratura che bussa alla porta del cosiddetto campo largo modello Emiliano.
Dopo gli appalti truccati della Protezione Civile, dopo lo scandalo delle assunzioni in ARPAL, ora arriva anche la corruzione nei concorsi della sanità. Un gancio in pieno volto che rende traballante quello che una volta era un granitico patto di governo.
Forse ha ragione Raffaele Fitto quando in una intervista di qualche giorno fa affermava che se al posto di Emiliano ci fosse stato lui sicuramente la magistratura avrebbe avuto uno stile differente.
Una bufera giudiziaria che ha colpito la Regione Puglia e che sembra aver svegliato dal torpore opposizione e alleati del Presidentissimo. Parla infatti di questione morale pugliese il Senatore dem Dario Stefano affermando che “non è un mistero che diversi assessorati regionali siano intaccati da vicende opache”, mentre Mauro D’ Attis di Forza Italia dichiara “moltissimi uomini del presidente sono ad oggi o indagati o arrestati”. Insomma quelli che ieri erano flebili sussurri dopo l’intervento della magistratura salentina hanno preso vigore e sono diventate voci sempre più chiare. Finanche la Bellanova si ricorda di essere all’ opposizione in Puglia e su Emiliano dice “il suo silenzio uccide la politica”.
Ciò che fa veramente impressione è il quadro che viene fuori dalla cronaca politica-giudiziaria regionale. Un covo di simoniaci che vendono per denaro ( sesso e aragoste) le cose sacre (il lavoro, la salute pubblica) e la propria coscienza.
Facile affermare che la politica è brutta, sporca e cattiva ma anche la società civile che insegue il politico di turno in cerca di favori, dovrebbe farsi qualche domanda.
C è un problema culturale che investe il mondo della politica e della società civile insieme. Un problema che va risolto insegnando alle nuove generazioni che la dignità non si deve mai mettere in vendita.