SALENTO FUOCO E FUMO / LE FIAMME ALLE PORTE DI LECCE, BRUCIANO LE CAMPAGNE DI SAN CATALDO, CASE DISTRUTTE, SFOLLATI. EMERGENZE ANCHE A BRINDISI
di Flora Fina ______
Scoppia ancora una moltitudine di incendi in provincia di Lecce e Brindisi, agli inizi di una estate calda, rovente come le fiamme che nella giornata di oggi hanno colpito, in maniera spaventosa, un tratto di campagna compreso fra la Via del Mare e San Cataldo ( nella foto ).
Nei pressi della casa di riposo Marangi, infatti, le fiamme hanno divorato oltre trenta ettari di macchia e terreni incolti, arrivando fino alla strada e a ridosso di alcuni caseggiati: il risultato di questa strage ecosistemica poi, ha portato inevitabilmente alla formazione di un’enorme colonna di fumo visibile a oltre dieci chilometri di distanza.
Il fuoco ha fagocitato praticamente tutto: un centinaio tra case, vivai e aziende agricole, sono al momento in serio pericolo, e le circa cinquanta unità tra operatori antincendio boschivo Arif, Vigili del Fuoco, Protezione civile, associazioni di volontariato e Carabinieri forestali – unitamente a un Canadair che ha già effettuato una decina di lanci nel frattempo – non bastano ad arginare la vasta portata del rogo che continua imperterrito a spostarsi verso alcune strade provinciali.
Le case e le aziende agricole, anch’esse gravemente deteriorate dalle fiamme, sono state evacuate immediatamente, con un bilancio di almeno venti abitazioni danneggiate: a rischio anche l’incolumità del bestiame presente in zona, e messo immediatamente in sicurezza.
Sempre nella giornata di oggi poi, il triste bollettino di guerra è stato alimentato da altri due imponenti roghi sviluppatisi in due zone distinte del brindisino. Il primo rogo infatti, si è verificato sulla Mesagne – San Pietro Vernotico dove sono stati completamente distrutti una decina di ettari tra vigneti, alberi di ulivi abbandonati e campi di grano. Proprio in questi momenti concitati, il pericolo del fumo sulla strada incombe e i Vigili del Fuoco stanno operando per mettere in sicurezza la zona.
Ed ancora, poche ore fa, un altro enorme rogo è scoppiato fra Tuturano e Mesagne, assediando i boschi di Santa Teresa e dei Lucci, tanto da rendere immediato l’arrivo di un canadair che in questi momenti continua incessantemente a sorvolare i cieli e gettare quintali su quintali di acqua. Circa quindici ettari di lecci e sugherete sono quasi andati distrutti, e attualmente, la situazione sembra essere per il momento sotto controllo dopo l’intervento di una ventina di uomini tra operatori antincendio boschivo Arif, Vigili del fuoco, protezione civile, associazioni di volontariato e carabinieri forestali.
Un danno ambientale ed ecosistemico assai rilevante, che tutte le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi – e dei distaccamenti di Ostuni e Francavilla Fontana – hanno senza sosta, e fin dalle prime luci dell’alba, tentato di arginare.
Anche le zone del barese non sono state risparmiate: a Madonna della Stella in agro di Gravina in Puglia, un rogo di dimensioni notevoli si sta espandendo lungo la gravina, bruciando circa una decina di ettari. Proprio in questi attimi, stanno operando un velivolo “drago” dei Vigili del Fuoco e una decina di uomini.
Si aggiunge al pesante bilancio anche la foresta di Monte Sant’Angelo sul Gargano che brucia proprio in questi istanti, e già interessata tre giorni fa da un altro incendio.
Come se non dovesse bastare, già nella giornata di ieri, alte fiamme hanno letteralmente invaso un deposito di Surbo, generando panico e paura a causa di una densissima e maleodorante cortina di fumo diffusasi per tutte le campagne adiacenti.
Intorno alle ore 12.00 infatti, proprio nei pressi un magazzino di arredi da bagno e termoidraulica sono divampate le fiamme che hanno interessato alcuni tubi in plastica: i danni subiti ammontano a circa mille euro, tuttavia, è stato grazie al tempestivo intervento dei Vigli del Fuoco del Comando provinciale di Lecce se il rogo – innescatosi probabilmente da alcune sterpaglie presenti nelle campagne limitrofe – è stato immediatamente domato e la zona messa in sicurezza.
Al momento, restano al vaglio degli inquirenti le possibili cause di un tale incendio, ed i rilievi per fornire un quadro preciso delle dinamiche sono tuttora in corso.
Certo è, che il fenomeno degli incendi, iniziato già a maggio di quest’anno, sembra non avere fine, e sembra accompagnarsi al proseguire della stagione estiva che – come già detto in apertura – è cominciata da poco.
La strage dell’ecosistema, che torna a ripetersi ciclicamente per l’ennesimo anno, trova tuttavia conferme della sua dolosità nelle parole del Comandante dei Vigili del Fuoco di Lecce Antonio Panaro, che in un intervista rilasciata ieria Telerama ha dichiarato a riguardo:
“ Che sia colposo o che sia doloso la mano dell’uomo colpisce quasi al novanta per cento in questo tipo di incendi”.
Lo sapevamo. E magari la percentuale va rivista al rialzo ulteriore.
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LA RICERCA nel nostro articolo del 27 giugno scorso
Category: Cronaca