A “Casa Portali” INDAGA IL COMMISSARIO SANTORO
di Raffaele Polo _____
Ha scritto tanto, il pugliese Piero Grima (nella foto).
. E i suoi romanzi rispecchiano l’antica passione per le trame poliziesche. Ricordiamo “Chi ha ucciso Maddalena”, “Rosso scarlatto”, “Nudo al caffè” , “Tingo Maria” .
Sono tutti ‘gialli’ che hanno come protagonista il commissario Pasquale Santoro affiancato dall’ispettore Salvatore Lo Palco.
Le vicende si svolgono nel Salento, una terra assolata aspra e genuina ricca di un’atavica cultura ancora tenacemente inserita nella vita quotidiana quasi a custodia di una fiera ed antica nobiltà, cui fa da contraltare l’umile saggezza popolare alla quale molto spesso il commissario si affida. Esce, per i tipi di Besa-Muci, “Casa Portali” (pagine 120, euro 14).
Il titolo si riferisce a una vecchia villa ottocentesca, per molti anni abbandonata. Il nuovo proprietario decide di ristrutturare l’immobile e costruire una piscina. Durante i lavori di scavo, nei pressi di una vistosa aiuola di tulipani, un operaio rinviene una scatola di latta contenente una pistola che risulta essere l’arma di un delitto irrisolto accaduto alcuni anni prima, quando un giovane e attraente meccanico, Angelo Bolognesi, venne trovato ucciso da un colpo di pistola, una Beretta 7,65.
Improvvisamente la villa assume il ruolo di inaspettato protagonista di una vicenda piena di intrighi e di imprevedibili colpi di scena che metterà a dura prova la sagacia e l’intuito del commissario Santoro.
Avvincente e da leggere tutto d’un fiato, anche questo romanzo si inserisce nella lunga, piacevole serie di ‘commissari’ e ‘investigatori’ che popolano, ormai, tutta la nostra letteratura.