SALENTO FUOCO E FUMO / A leccecronaca.it PARLA IL CONSIGLIERE REGIONALE PAOLO PAGLIARO RIGUARDO I MEZZI DELLA PROTEZIONE CIVILE ABBANDONATI
di Flora Fina ______
“L’emergenza roghi che torna prepotentemente alla ribalta ogni estate e che non riusciamo a frenare, ritengo sia provocata da una serie di concause.
Ovviamente dotare gli organi preposti dei mezzi necessari per poter arginare gli incendi è il primo passo per evitare i grandi e incalcolabili danni che siamo costretti a contare, ed ecco perché è inammissibile che quei mezzi restino fermi e che nessuno riesca a risolvere in tempi brevi una questione che si trascina da sette anni.
Quei mezzi essendo più snelli ma con le caratteristiche necessarie, rispetto ad altri, per macinare chilometri e terra, sarebbero ideali per combattere questi eventi così dolorosi per tutti i territori ma per i quali il Salento paga il prezzo più alto in termini di devastazioni”.
Si esprime così Paolo Pagliaro ( nella foto ), consigliere regionale – capogruppo La Puglia Domani e Presidente Movimento Regione Salento – raggiunto ieri telefonicamente da leccecronaca.it, in merito alla spinosa questione riguardante un vero e proprio spreco di denaro pubblico per l’acquisto di mezzi di trasporto destinati alla Protezione Civile.
Nei giorni scorsi infatti, Pagliaro ha denunciato la pesante situazione di degrado e spreco dei fondi regionali, aprendo così un vaso di pandora che ha portato scompiglio tra le fila della pubblica amministrazione pugliese: è emerso così, che sono numerosi i mezzi in totale disuso su tutto il territorio regionale, acquistati ovviamente con denaro pubblico, frutto delle tasse pagate dagli onesti cittadini, come egli stesso ci spiega:
“ Sottolineo che dopo la mia prima segnalazione, il 18 maggio, la Regione ha scritto alla Provincia di Lecce chiedendo informazioni sui due mezzi fermi in garage.
Il 31 maggio la Provincia ha risposto alla Regione, ricordando di aver chiesto già a settembre 2016, quasi sei anni fa, di ridefinire l’impiego dei mezzi di protezione civile ricevuti in dotazione ma fermi. E come al solito è uno scaricabarile di chi o quando e perché si debbano fare le cose. Una cosa è certa ad oggi, le segnalazioni aumentano e la situazione non è certo da sottovalutare ma bisogna trovare una soluzione ed uscire fuori da questo rimbalzo delle responsabilità. A noi non interessano i colpevoli, a noi interessano le soluzioni.
E spero che preso si dia seguito alla richiesta della mia mozione: assegnare i mezzi a chi può averne bisogno per il bene della collettività ”
È emerso infatti, che i mezzi sono fermi da ben sette lunghi anni, nella totale indifferenza istituzionale. Pagliaro spiega nel dettaglio poi che la questione:
“Nasce da diverse segnalazioni di cittadini fatte al coordinatore cittadino del Movimento Regione Salento, Giancarlo Capoccia, che è un vigile del fuoco, che mi ha avvisato e dunque abbiamo fatto un sopralluogo, costatando e toccando con mano una situazione che ritengo gravissima, perché è uno spreco enorme di soldi pubblici.
Mezzi nuovi lasciati fermi a impolverarsi e deteriorarsi solo per una mancanza di programmazione. A quel punto ho scritto una lettera, indirizzata al presidente della Regione Puglia e al consigliere Maurizio Bruno, presidente del Comitato permanente della Protezione civile, con la quale ho chiesto l’assegnazione in uso dei due mezzi ai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Lecce, che già da tempo ne avevano fatto richiesta perché specialmente in questo periodo ne hanno bisogno a causa dei frequenti roghi che si registrano in tutta la provincia ”
Qui in particolare, nella provincia di Lecce, sono state individuate due Jeep ( nella foto ) totalmente ricoperte di polvere e palesemente mai utilizzate da tempo, diventate in questi giorni simbolo per eccellenza dello sperpero e, probabilmente, causa in buona parte dei disservizi da parte di Protezione Civile e Vigili del Fuoco che non riescono a fronteggiare l’attuale e gravissima emergenza incendi che da poche settimane continua imperterrita ad affliggere la Puglia tutta, e in special modo il Salento.
Il paradosso, è stato infatti messo luce attraverso una nota di ieri dello stesso consigliere regionale Paolo Pagliaro che ha affermato: “ Mentre i vigili del fuoco e le associazioni di protezione civile sono impegnati a spegnere incendi a mani nude, fuoristrada e mezzi speciali restano fermi nei garage della Provincia di Lecce e nelle autorimesse sparse per la Puglia, accumulando polvere e deteriorandosi. È un paradosso che ho segnalato già da tre settimane e che ho ribadito ieri, alla luce delle segnalazioni che continuo a ricevere, per sollecitare la Regione ad intervenire – come ho già chiesto con un’interrogazione urgente – per una ricognizione rapida di tutti i mezzi acquistati con soldi pubblici, assegnati e non operativi ”
Lo stato di emergenza relativo agli incessanti incendi dunque, continua ad affaticare con costanza i nostri territori, divenendo in tale maniera il frutto di un evidente lassismo istituzionale che probabilmente, poco vuole avere a che fare con status di responsabilità per arginare la disastrosa situazione che intere aree di macchia mediterranea stanno vivendo: il nostro ecosistema locale e regionale non riesce a sostenere il peso di tali eventi drammatici, e tuttavia, ad una situazione già tragica in partenza, si aggiunge un totale sentimento di menefreghismo amministrativo che dilapida, senza alcuna vergogna, soldi pubblici che potrebbero invece arginare il tragico esodo di cui siamo attualmente spettatori.
Come già ribadito nei giorni scorsi, la questione del nostro personalissimo stato di emergenza di matrice tutta pugliese, non solo non deve essere in alcun modo sottovalutata, ma necessita – nella forma più urgente possibile – di tutti i sostegni economici ed istituzionali affinché possa arrestarsi nel minor tempo e senza che si verifichino ulteriori eventi di un bollettino di guerra già pregno di drammaticità, poiché come afferma lo stesso consigliere regionale Paolo Pagliaro
“I fattori possono essere diversi: i piromani in primis, ma anche il contadino che mette fuoco alle sue sterpaglie, oppure chi inavvertitamente getta un mozzicone di sigaretta che diventa in pochi minuti l’inizio dell’inferno. Ecco perché non serve solo intervenire dopo ma anche prevenire, e quei mezzi potrebbero essere utilizzati sia prima anche dopo.
Nelle prossime ore presenterò una mozione e chiederò dopo la ricognizione già richiesta per capire quanti sono questi mezzi fermi su tutto il territorio regionale, di provvedere all’assegnazione a chi può usarli per il bene della collettività, come gli interventi antincendio che vedono in prima linea, insieme ai vigli del fuoco, le associazioni di protezione civile ”
È giunto il momento per tutti di adeguarsi ed attivarsi per bloccare nell’immediato una situazione giunta al colmo, nel pieno del suo limite, non più sostenibile per la sua letalità e pericolosità: la natura e coloro che la abitano sono nell’occhio di un ciclone che tarderà a spegnersi senza un interessamento dall’alto.
È giunto il momento di assumersi le responsabilità delle cause e degli effetti di questo male ardente, che sta asfissiando lentamente e con sadismo l’habitat salentino tutto: siamo tristi spettatori di uno spettacolo che avanza con violenza sotto i nostri occhi, mentre, al riparo e nell’incolumità di un refrigerio fingiamo con totale alienazione di essere impotenti e disincantati.
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LA RICERCA nel nostro ultimo articolo sugli incendi, del 7 giugno scorso
Category: Costume e società, Cronaca