LA SPESA AI TEMPI DELLA CRISI. UN SONDAGGIO RIVELA COME CAMBIANO LE NOSTRE ABITUDINI ALIMENTARI
di Maria Amtonietta Vacca _____ Si tratta di un sondaggio, di cui non vengono forniti i parametri di ricerca, e mancano inoltre i termini di raffronto. Comunque sia, è indicativo di come siano cambiate le nostre abitudini in questi ultimi anni di pandemia, crisi energetica, caro prezzi, caro bollette, e, infine, guerra in Ucraina.
Eccone i risultati che sembrano più significativi resi noti dalla grande associazione questa mattina.
Secondo la Coldiretti della Puglia, per fare la spesa l’89% dei consumatori pugliesi non usa l’auto, in quanto frequenta esercizi commerciali vicino a casa, o al posto di lavoro.
Il 38% si limita a quanto predisposto con una bella lista prima di uscire.
Gli acquisti on line, o con consegna a domicilio sono al 7%.
Il 38% dei cittadini-consumatori va a caccia delle offerte nei supermercati, il 47% guarda al rapporto fra quantità e prezzo, quasi la metà, il 48%, si priva di cibi ritenuti superflui.
Il 68% sta attento ad evitare sprechi.
Sono così tornati sulle tavole dei Pugliesi i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, verdure stufate e macedonia, ottima soluzione sia per non gettare gli avanzi, sia per non far sparire tradizioni culinarie del passato come i calzoni di verdura, il pancotto con pane raffermo e verdure di stagione, le polpette di pane e la frittata di pasta.
Infine l’82% cerca di instaurare un rapporto stabile con un agricoltore per garantirsi cibo sicuro, sano e di qualità, soprattutto nei mercati-contadini che sono in continua espansione.
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