SCUSA, COME SI DICE ‘Core presciatu’ IN INDONESIANO? FORZA LECCE IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO
di Mattia Ala______
E’ l’alba di nuova era a Lecce!
Dopo le indiscrezioni circolare nelle scorse settimane, i salentini ufficializzano l’innesto di tre nuovi soci: il banchiere italo svizzero Boris Collardi, l’ex proprietario della Sauber Pascal Picci, anche lui italo-svizzero, e l’indonesiano Alvin Sariaatmadja.
Il presidente Saverio Sticchi Damiani ha più volte parlato dell’importanza di una proprietà legata al territorio, tuttavia il club di Via Colonnello Costadura ha deciso di arricchire la compagine societaria con una cordata di investitori esteri, di cui due comunque molto vicini al Salento, per conferire ai colori giallorossi una dimensione internazionale.
Collardi e soci, presentati questa mattina, per il momento rileveranno il 10 %.
Prima di leggere le loro dichiarazioni, cerchiamo di saperne di più:
BORIS COLLARDI:
Banchiere italo- svizzero, classe 1974, nativo di Nyon,ma con origini salentine.
E’ proprietario di alcuni immobili nel cuore di Lecce.
Si tratta di uno dei manager elvetici più influenti.
PASCAL PICCI:
E’ nato e cresciuto in Svizzera da genitori leccesi emigrati.
Attualmente è presidente di una società che si occupa della gestione degli investimenti finanziari , mentre in passato, ha guidato la Sauber, celebre scuderia di Formula Uno.
ALVIN SARIAATMADJA:
Classe 1983, è il presidente di Emtek, un’importante azienda indonesiana attiva nell’ambito della tecnologia.
La sua famiglia è annoverata tra le più ricche di Indonesia.
Dopo averne tracciato l’identikit, vediamo ora quanto hanno dichiarato nella conferenza stampa odierna:
SAVERIO STICCHI DAMIANI (presidente del Lecce): “Oggi è una gran bella giornata per la storia del Lecce. Dal 2015 abbiamo intrapreso un percorso, non solo di successi sportivi, ma anche di consolidamento del club. Siamo stati un modello unico con più soci legati al territorio.
Via via, nel corso del tempo, la compagine si è arricchita attraverso riflessioni attentissime sui singoli investitori che si avvicinavano. Gli investitori devono avere una serie di valori morali e etici. Non volevamo gente interessata solo a fare business per intenderci.
Oggi allarghiamo la base societaria con la cordata che fa capo a Boris Collardi, un nostro grande amico, che abbiamo conosciuto in un contesto diverso dal calcio. Non snaturiamo la società, anche perché Boris ha casa a Lecce. Ha scalato fin da subito nel mondo imprenditoriale. Abbiamo scoperto che, nel 2020, l’Uefa ha pubblicato la foto di una bambina con la maglia del Lecce, e chi era? La figlia di Boris….è un segnale.
Con lui in questa nuova avventura ci sarà Pascal Picci, originario di Santa Maria di Leuca, manager che ha avuto una grande carriera in Svizzera. Ha un legame fortissimo con la nostra squadra, che ha sempre seguito e tifato.
Infine, il loro gruppo si arricchisce con la figura di Alvin Sariaatmadja, uno degli imprenditori più potenti dell’Indonesia. Opera nel settore dei media indonesiani, tra pay tv, e non solo.
Si tratta di un colosso economico, tuttavia non dobbiamo fare voli pindarici, l’asticella non si alza per prudenza. Si innalza solo un’asticella meno visibile, quella riguardante la solidità del club.
L’influencer indonesiano di cui si è tanto parlato in questi giorni? Raffi è un amico di Alvin, il nostro socio, e ha voluto seguirlo per raccontare al suo Paese questa esperienza. Entrano con lo stesso meccanismo di Barbetta.
Il nostro obiettivo è consolidare la A. Se riuscissimo a farlo, per più anni, ci sarebbe davvero da divertirsi. Mercato? Non ho sentito Pantaleo, mi risulta che sia ancora in Albania…. Cda? Abbiamo rinnovato le cariche. Ci saranno nove membri. Mencucci rappresenterà De Picciotto e Barbetta Io sono ancora presidente, Liguori vicepresidente, Sandro Mencucci amministratore delegato. Alessandro Adamo si occuperà di alcune commissioni in Lega A. Per il resto nulla di nuovo. Aggiungo, inoltre, che, dopo i rinnovi di Corvino e Baroni, arriverà quello di Trinchera”.
BORIS COLLARDI: “Ringrazio Saverio per averci permesso di entrare nel club. Siamo impressionati dai risultati della squadra. Negli ultimi mesi ho avuto modo di parlare un po’ con tutti. Siamo stati qui in occasione dell’ultima partita di campionato, che ha sancito la promozione in A, a cui il Lecce appartiene. Nel cda avremo un nostro uomo.
I miei soci? Pascal segue il Lecce da anni. Alvin non ha lo stesso legame col nostro territorio, ma è un grande amico. E’ stato già in Salento per il mio matrimonio. Mia figlia è nata in Indonesia, e Alvin si occupa già di calcio. E’ proprietario di una squadra di calcio, che nell’ultima giornata, ha affrontato la squadra di Raffi, e ha vinto. Nonostante questo sono grandi amici….Le nostre linee guida sono: passione per il calcio e amore per il territorio.
Ho visitato tanti paesi nel mondo, ma non ho mai trovato un posto nel Salento per bellezza e calore della gente. Per noi è fondamentale la squadra, potrei riassumere che, chi vuole andare veloce va da solo, chi vuole andare lontano va in squadra. “.
PASCAL PICCI: “Ringrazio tutti per la fiducia. Voglio aiutare questa società. Io sono figlio di emigrati salentini. Seguo il Lecce da tanti anni, ho assistito a Torino alla vittoria contro la Juve (stadio Delle Alpi, nel 2004). Mi auguro che la nostra esperienza possa aiutare il Lecce a consolidare la Serie A”.
ALVIN SARIAATMADJA: “E’ un onore essere qui a Lecce, dove sto già facendo amicizia con tante persone. Lecce è una città bellissima, cibo sublime, e gente legata al calcio, come noi indonesiani. Siamo contenti di promuovere l’immagine del Lecce in Indonesia. Vogliamo rendere i giallorossi una grande squadra”.
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Leggo qui che nella conferenza stampa di questa mattina Pascal Picci ha citato quale momento magico della sua ‘leccesità’ l’aver assistito nel 2004 – era il 25 aprile 2004 per la precisione – presso l’allora Delle Alpi alla vittoria del Lecce sulla Juventus.
C’ero anche io, e Picci ha perfettamente ragione, è stata in assoluto la partita più bella cui io abbia mai assistito. Finì 3 a 4 per il Lecce, 4 a 3 come tutte le partite più belle della storia del calcio.
Vorrei poter ritrovare – chissà, in qualche modo magari mi leggeranno e si riconosceranno – i due ragazzi di allora che oggi saranno trentenni appena arrivati da Lecce senza biglietto e senza soldi che mi fermarono nel piazzale dello stadio chiedendomi un contributo per poter entrare.
Feci di più, procurai loro oltre al mio altri due ingressi autorità, beh, lo stile Juve è sempre lo stile Juve.
I due erano impazziti di gioia e con loro ci facemmo coast to coast tutto il Delle Alpi dall’interno, entrando in tribuna centrale autorità e da là muovendoci fino ad arrivare al settore ospiti, litigando a ogni postazione di controllo, ma alla fine ci riuscimmo.
Di quel giorno mi restano tre immagini nitide, indelebili nella mia mente. Conan che dopo aver segnato il suo gol si mette a correre con gli occhi spiritati, come un invasato, per tutto il campo, non riuscendo a credere a quello che aveva fatto.
Chevaton che a fine gara viene sotto la nostra curva e ci sta un’eternità esultando insieme a noi.
La mia faccia, di sera, a casa, davanti allo specchio, gialla, dopo essere stato cinque-sei ore a ‘fumare’ indirettamente nel mezzo degli ultras più accaniti, fumare ci siamo capiti, ed è stato l’unica volta della mia vita in cui ho fumato anche io.