NOTE D’ARTE / LE ALTRE AMERICHE DI SALGADO
di Raffaele Polo ______
Proseguendo la tradizione dei ‘grandi eventi nel Castello’, si inaugura venerdì 20 maggio la mostra di Sebastião Salgado ( nella foto) nelle sale del Castello Aragonese di Otranto (tutti i giorni, dalle 10 alle 24, info al numero 0836 210094).
La rassegna, a cura di Lélia Wanick Salgado, promossa dal Comune di Otranto e organizzata da Contrasto, con il coordinamento di Lorenzo Madaro, presenta al pubblico il primo grande progetto realizzato dal famoso fotografo: “Altre Americhe”.
Munito di una macchina fotografica, tra il 1977 e il 1984 ha percorso un intero continente immortalando con il suo inconfondibile bianco e nero una realtà fatta di una lunga tradizione culturale. «Quando ho cominciato questo lavoro – ha affermato lo stesso Salgado – il mio unico desiderio era ritornare a casa mia, in quella amata America Latina. Armato di tutto un arsenale di chimere, decisi di tuffarmi nel cuore di quell’universo irreale, di queste Americhe latine così misteriose, sofferenti, eroiche e piene di nobiltà. Questo lavoro durò sette anni, o piuttosto sette secoli, per me, perché tornavo indietro nel tempo».
La mostra di Otranto presenta sessantacinque opere di tre diversi formati che trasmettono tutta l’intensità e la teatralità degli scatti dell’artista. La mostra è accompagnata da un libro pubblicato da ‘Contrasto’ e viene così sintetizzata dal giornalista Alan Riding, del New York Times:“Le fotografie di Salgado catturano di volta in volta la luce e l’oscurità del cielo e dell’esistenza, la tenerezza e il sentimento che coesistono con la durezza e la crudeltà. Salgado è andato a cercare un angolo dimenticato delle Americhe, erigendolo a prisma attraverso il quale può essere osservato il continente nel suo complesso. […] Salgado è il creatore di un archivio, il custode di un mondo, di cui celebra l’isolamento. Così facendo, mira a suscitare emozioni problematiche e contraddittorie. E anche in questo caso, ci riesce in pieno”.
Category: Cultura