CONSIGLIO COMUNALE SOSPESO, LA MAGGIORANZA VA SOTTO SU PARCO RAUCCIO. APPROVATO IL CONTESTATO NUOVO REGOLAMENTO SULLA PUBBLICITA’
(Rdl) ______
Una seduta consiliare inaspettata quella che si è svolta oggi a Palazzo Carafa dove la maggioranza è andata sotto sulla proposta del Sindaco di una variante urbanistica sul Parco Rauccio.
La delibera di giunta non è passata in quanto il Partito Democratico, capeggiato dall’onorevole Antonio Rotundo e il gruppo Mignone, Patti e Giannotta, hanno votato insieme alla minoranza, 12 favorevoli e 13 contrari l’esito della votazione.
Il Capogruppo del PD aveva etto che voleva vedrai chiaro, che il progetto non lo convinceva e ha chiesto che la Commissione potesse valutarlo con calma. Il sindaco Carlo Salvemini ha negato il rinvio del punto richiesto e ha tirato dritto per la sua strada.
Conclusione buona parte della sua maggioranza gli ha votato contro, allora insieme agli undici consiglieri a lui vicini ha abbandonato l’aula e pertanto la seduta è stata sciolta.
Certo in aula si respirava sin dall’inizio un certo nervosismo tra i banchi della maggioranza, in quanto prima del punto riguardante la variante di Rancio, si è approvato il Regolamento sulla Pubblicità, e molti consiglieri di maggioranza hanno fatto buon viso a cattivo gioco. Votando favore ma senza convinzione.
Infatti la minoranza, per bocca del consigliere Gianmaria Greco, ha messo all’angolo l’assessore Gnoni, che in quanto assessore ai Tributi ha presentato il Regolamento.
Un Regolamento che fa acqua da tutte le parti, e che con molta probabilità sarà impugnato davanti al TAR dalle aziende che operano nel settore, e che, nonostante la loro disponibilità, non sono state sentite, così come non è stato coinvolto l’Ordine degli architetti, considerando che il Regolamento approvato regolerà migliaia di impianti pubblicitari che impatteranno fortemente sulla città sul piano estetico-urbanistico, come ha spiegato nell’intervista rilasciata ieri al nostro giornale la Presidente dell’ANOPeC, l’associazione che raggruppa le aziende che si occupano di pubblicità.
Nel corso del consiglio comunale del 03.05.2022, il nostro gruppo ha convintamente votato – e sostenuto con veemenza nel dibattito dell’aula- il Documento Unico di Programmazione 2022-2024 ed il Bilancio di previsione 2022: due provvedimenti fondamentali per l’amministrazione; due provvedimenti che, per le dinamiche sopra enunciate, hanno confermato la solidità del rapporto politico rispetto alle linee programmatiche di mandato e riconfermato il rapporto fiduciario tra il gruppo consiliare “Progetto Città” e il Governo Salvemini.
Il gruppo consiliare Progetto Città, inoltre, ha esercitato il proprio legittimo diritto di iniziativa proponendo e condividendo dapprima con la maggioranza e poi con l’intera aula consiliare un ordine del giorno inerente la proroga dei permessi di occupazione di suolo pubblico per le attività commerciali dal 01.07.2022 e sino al 30 settembre 2022; un altro avente per oggetto il monitoraggio del gettito derivante dal canone unico, al fine di poter valutare una riduzione della pressione fiscale cittadina ed un terzo ordine del giorno inerente la rotatoria del Bar Rosso e Nero ovvero di altra soluzione idonea a regolare finalmente quel tratto di città.
Sulla proposta di delibera consiliare inerente un progetto in deroga ad iniziativa privata su terreno privato ricadente nel Parco di Rauccio, Progetto Città, durante la riunione di preconsiglio, alla presenza di Sindaco ed Assessori, ha affermato con chiarezza che, così per come era formulato (ricorso allo strumento della deroga per le finalità del provvedimento) e per i temi poi esposti in aula, non ci vedeva favorevoli.
Nonostante ciò, abbiamo aderito alla richiesta di “rinvio per approfondimenti” avanzata dal Partito Democratico, provando fino all’ultimo a sostenere il provvedimento, approfondendolo e fugando ogni ragionevole interrogativo che avevamo posto. Di fronte al diniego dell’aula di consentire di approfondire la delibera indicata e dopo aver ascoltato le parole del Sindaco Salvemini che in maniera inequivocabile ribadivano l’assenza di valore politico rispetto al vincolo di maggioranza del provvedimento , il gruppo consiliare ha inteso confermare la contrarietà allo stesso, già dichiarata nella riunione che precedeva il consiglio.
Crediamo fermamente che sviluppo del territorio e sostenibilità ambientale non debbano più essere posti in posizione dialettica ne essere l’uno l’alternativa dell’altra e, in questo senso, abbiamo ritenuto di esprimerci con lealtà e trasparenza, in maggioranza prima ed in aula ieri.
Gruppo Consiliare
Progetto Città
“Non si può minimizzare quanto accaduto ieri in consiglio comunale ad opera del Pd e di Progetto Città che hanno votato, insieme alla minoranza, contro una delibera per altro già passata al vaglio della relativa commissione. Occorre, invece, che vengano fugati tutti i dubbi emersi con il voto di ieri, perché ci attendono passaggi amministrativi delicati per la nostra città che necessitano di unità di intenti, pur nel rispetto della pluralità di idee.
Ognuno di noi deve rendere conto delle proprie scelte politiche e chiarire in che direzione abbia intenzione di muoversi: è un atto di responsabilità e correttezza nei confronti dei cittadini che ci hanno dato, con ampio consenso, l’onore e l’onere di governare la città”.
Sono le dichiarazioni di Sergio Della Giorgia, capogruppo di Civica.
Comunicato stampa del gruppo consiliare di Lecce città pubblica, a firma dei consiglieri Cosimo Murri Dello Diago, Natasha Mariano, Gabriele Molendini.
“Martedì in aula consiliare si è consumato un episodio che ha un significato profondo su cui riflettere. Più volte in precedenza c’erano state delle distonie tra la maggioranza ed il gruppo consiliare del Partito Democratico. Come pure con il gruppo Progetto Città, che tuttavia è un gruppo che raccoglie provenienze e biografie diverse. Non un partito organizzato o un movimento.
Spesso segnali distonici erano giunti sull’operato della maggioranza a guida Carlo Salvemini. Spesso abbiamo assorbito puntualizzazioni, sortite polemiche, distinguo, sempre incentrati sul terreno degli assessorati espressi da Lecce città pubblica, Urbanistica e Welfare (ma anche del Sindaco/assessore a Bilancio e Partecipate).
Mai tuttavia finora si era arrivati al voto contrario in aula.
Beninteso, le opinioni possono divergere su atti di minore importanza e non strategici per l’amministrazione, come nel caso dell’ultimo Consiglio Comunale. Possono divergere spiegando su cosa. Possono divergere magari non quando c’è il voto favorevole in Commissione di chi poi vota contro.
Nella politica però la forma è sostanza. Si può non partecipare al voto, ci si può astenere se non si vuole “condividere” un provvedimento. Votare contro la propria maggioranza e saldarsi nel voto alla destra ha un senso ben diverso. Un senso che non può sfuggire a chi di esperienza politica ne ha da vendere.
Il Sindaco oggi rappresenta una maggioranza in cui le espressioni civiche che si sono unite intorno a Carlo Salvemini e Alessandro Delli Noci rappresentano 17 dei 21 scranni in Consiglio. LCP ha avuto sostanzialmente gli stessi voti del PD, circa 5.500 a testa con una differenza di poco più di 150 voti (10,3 contro 10,6%). Non perché avere più voti dia maggior dignità politica ma perché spesso sentiamo recitare altro.
Tutti insieme con Carlo Salvemini e con Alessandro Delli Noci abbiamo saputo raccogliere le istanze di una città che ci ha affidato una maggioranza al primo turno. Chi più da sinistra, come Lecce Città Pubblica e Civica, chi, con pari dignità, da aree meno caratterizzate politicamente e poi PD UDC E Popolari. Tutti uniti comunque nel programma premiato dai cittadini per governare la città mettendo mano a bilanci dissestati, restituendo logiche di regolamentazione all’utilizzo dei beni comuni, avendo chiara una visione di dove portare la città nei prossimi anni. Con responsabilità e trasparenza.
Ora si è consumato uno strappo. Non indolore beninteso. Ma neppure irreparabile. A condizione che si riparta da qui con una ritrovata lealtà e rispetto reciproco e la volontà consolidata di arrivare uniti ai prossimi importanti step rappresentato dal la ripubblicizzazione della SGM, dalla nuova politica della mobilità sostenibile, dal PUG e le scelte urbanistiche, dalle scelte sull’ambiente e gestione dei rifiuti, dalle grandi opere pubbliche che le opportunità del PNRR e del CIS finanzieranno. Ripartire da qui con chiarezza e lealtà.
Un breve poscritto sul merito del provvedimento bocciato, del quale, per quanto minore dal punto di vista politico, non è stata consegnata all’esterno una immagine corretta: non si stava approvando una sorta di Punta Perotti a Rauccio, come alcuni continuano a rappresentare, ma il restauro e risanamento conservativo di una masseria storica, oggi parzialmente rudere, per farne affittacamere (6 camere max per legge) senza alcun ampliamento di volumetria, per rafforzare la vocazione al turismo rurale del nostro entroterra. Con un progetto del tutto conforme al Piano di gestione del Parco e dotato dei necessari pareri. La ‘deroga’, con il passaggio in Consiglio, si sono resi necessari esclusivamente perché il Piano è adottato ma non ancora approvato. Altrimenti non ci sarebbe stato neanche bisogno che passasse dal voto in Consiglio comunale. Si tratta dunque di un progetto che nella sostanza non deroga alcuna tutela dell’area Parco, né altera alcun equilibrio della stessa. Come è stato rappresentato in perfetta trasparenza, come sempre, nel corso del dibattito d’aula”.
Il Gruppo Consiliare Di Lecce Città Pubblica
Cosimo Murri Dello Diago
Natasha Mariano
Gabriele Molendini