UN RITRATTO DI MARIA ELISABETTA DE GIORGI PER RICORDARE IL PRESIDE ANTONIO BENEGIAMO
di Raffaele Polo ______
Come ci suggerisce Leonardo Sciascia, le ‘Cronachette’ fanno parte del nostro vissuto, della nostra realtà addirittura più della vera e propria ‘Storia’ che, giocoforza, non registra tutti quegli aspetti secondari ma pregnanti che irrobustiscono una vicenda e ne caratterizzano il contesto.
Così, anche una semplice cerimonia che vuole ricordare una persona stimata che non c’è più, ha dei risvolti, dei particolari significati che vanno al di là della semplice ‘cronaca’.
A Galatina, presso la sede del Commerciale ‘Laporta, Falcone, Borsellino’, è prevista sabato 30 aprile la cerimonia della donazione dell’opera di Maria Elisabetta De Giorgi, dedicata allo scomparso Preside Antonio Benegiamo, che verrà collocata nella Scuola, a suo perenne ricordo.
Un doveroso, sentito omaggio a questa figura di insegnante e funzionario che tutti ricordano con stima e benevolenza. E il disegno che Maria Elisabetta ha realizzato, per ricordarlo, è di una accorata semplicità che caratterizza, ancora una volta, la schietta, genuina predisposizione di questa artista per raffigurare i volti e la figura umana, senza indulgere in inutili orpelli e senza ricercare effetti e tecniche che, se pure impressionano e si fanno notare, molto spesso trascurano quella ‘concinnitas’ grafica, quella essenzialità che parla direttamente al cuore.
Nella sua semplice, misurata ricerca espressiva, Maria Elisabetta De Giorgi risolve un eterno, intimo quesito che ci riguarda, da sempre, e che non è facile realizzare secondo una intelligente scelta: si tratta, in poche parole, di scegliere, della esistenza di un essere umano che abbiamo conosciuto e che comunque vogliamo celebrare, quale sia la sua espressione più pregnante, più sincera e indicativa che merita, insomma, di essere tramandata a suo ricordo… Non è un problema da poco, in fondo si tratta di giudicare un’intera esistenza, scovandone il momento saliente e riportando i caratteri somatici che meglio raffigurano tutta una vita…. Per gli attori, i condottieri, i personaggi pubblici, la scelta è più facile, perché l’immaginario collettivo li identifica subito nelle immagini più conosciute. Ma come fare con una persona che ha vissuto in un ambito ristretto e, comunque, che ha trascorso una esistenza dedicandosi esclusivamente al Lavoro e alla Rettitudine?
Ecco, pensateci bene: è un compito difficile, difficilissimo.
Maria Elisabetta è riuscita ad identificare Antonio Benegiamo in maniera perfetta, con pochi tratti che ce lo presentano e ce lo fanno apparire come un amico, positivo e affettuoso, serio e ottimista, che ci aspetta, per accoglierci nella sua Scuola, in quella che è stata la protagonista principale della sua intera vita.
E’ per questo che, da una ‘cronachetta’, che si svolge sabato col sindaco Marcello Amante, col dirigente scolastico Andrea Valerini e con la stessa Maria Elisabetta De Giorgi, traiamo un utile, necessario elemento per apprezzare ancora di più la nostra altrimenti troppo grigia esistenza…