QUELLO ‘STANCO’ GROSSO PRANZO DI PASQUA FAMIGLIARE
di Elena Vada _____
Quest’anno c’eravamo tutti al banchetto pasquale post-Covid (o quasi). Tutta la dinastia riunita: tre, forse quattro o cinque, generazioni. Famiglie antiche con figli, nipoti, pronipoti ed altri … ho perso il conto, erano sedute a tavola.
Io stavo in mezzo, in modo da fare da moderatore tra giovani e meno giovani, avendo un’età non ben identificabile (… o son io che non riesco ancora a collocarmi tra gli antichi?).
I nipoti (tanto pagavano loro… forse) hanno scelto un buon ristorante tradizionale, come luogo di ritrovo, per l’evento.
Il chiacchiericcio, durante il pasto, è stato animato, ma malinconico.
Presenti al convivio anche i bisnonni, nati intorno al 1930 (mia madre è del ’32), che annoveravano mesti ricordi e mi è toccato stopparli più volte, con scuse varie, quando la tristezza prendeva il sopravvento e stava per sopraggiungere la lacrima.
Non si è potuto evitare l’argomento: GUERRA in Ucraina, perché, i nostri vecchi hanno voluto raccontare la “loro guerra” (’40/45) e il dopo-guerra: bombardamenti, fame, freddo, paura, vittime fasciste e partigiane.
La Bomba Atomica allora, la Guerra Nucleare oggi…
Questi discorsi, hanno tenuto banco per un po’ e non ho mai ringraziato tanto per il pianto di Luca, i capricci di Paolo, la pipì di Sonia, l’alticcia allegria di Sandro, le vecchissime barzellette di Mario, raccontate per l’ennesima volta,
Che film! Avessi la capacità dei grandi registi dietro la cinepresa, di questa domenica pasquale ne farei un film ad episodi… alla De Sica.
Tante storie che s’intrecciano, tutte intense, avvincenti, appassionanti.
Poi penso: “Sarà così in ogni dove, in ogni famiglia riunita intorno ad un tavolo, per il pranzo pasquale”.
Sui bambini (nipoti e pronipoti) si concentra, il resto della conversazione e della giornata.
Tutti speciali questi bimbi: atleti, ballerini, geni matematici..
I nonni li esaltano come fossero i futuri Einstein, Fracci, Bolle, Totti e chissà che altro…
I discorsi s’indirizzano poi, verso lo sport, la politica ed i nostri anziani incalzano, reputando di saperne più dei giovani, merito delle decine (sono davvero decine, credetemi!) di trasmissioni televisive specializzate in cronaca, commenti e dibattiti d’attualità. Gli animi s’infiammano.
“Oh, oh… ragazzi calma!” mi tocca dire ogni tanto.
Il dolce seda gli animi, ma sorge una nuova polemica: la pastiera non è una “Vera Pastiera”. Ed ecco che le varie etnie (a questo tavolo c’è una buona fetta d’Italia e non solo) dibattono sulle ricette originali, dei vari piatti, consumati durante il pasto.
Compare una chitarra, per la serie “non ci facciamo mancare nulla” e i teenager della famiglia, si esibiscono in un rap di gruppo: niente male!
I nonni sonnecchiano. In un altro giorno, a casa loro, sarebbe già l’ora del pisolino, specialmente dopo il grappino-bis.
È ora di ritirarsi. Sono stanca anch’io, lo ammetto.
Al prossimo anno quindi… sperando di ritrovarci TUTTI, come oggi.
Vi voglio bene!
Auguri a tutti i nostri amici ortodossi.
Category: Costume e società, Cronaca