CELEBRATO A LECCE L’ANNIVERSARIO DELLA POLIZIA DI STATO. LE PAROLE DEL QUESTORE ANDREA VALENTINO
di Flora Fina ______
“ Esserci. Esserci sempre.
E ci siamo stati. Sempre.
Non siamo mai mancati, dal lontano 11 Luglio del 1852, quando con Regio Decreto venne creata la “Direzione Generale della Pubblica Sicurezza”, in seguito rinominata “Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza”, cui venne affidato il compito di garantire l’ordine pubblico in un Paese reduce dalla Prima Guerra di Indipendenza.”
Con queste profonde parole di orgoglio e di stima, il Questore di Lecce, Andrea Valentino, ha inaugurato oggi le celebrazioni per il 170° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato, svoltEsi a Lecce nella storica e bellissima sala del Teatro Apollo.
Un evento importante e dal grande peso istituzionale questo, per ripercorrere in primis le tappe dorate di una Polizia di Stato prettamente longeva, ma anche e soprattutto per evidenziare i grandi meriti di una istituzione che ha accompagnato la società in tutti i suoi cambiamenti, radicali e non: un perno sociale insomma, che viaggia ed ha viaggiato sempre a cavallo tra presente e futuro, condividendo così con i suoi cittadini i suoi più autentici valori ed i risultati conseguiti grazie al quotidiano operato delle sue donne e dei sui uomini.
E allora, diviene di primaria importanza, nel periodo storico che stiamo vivendo, il ruolo della certezza nella percezione e nella rappresentazione sociale dei cittadini, che, proprio attraverso la Polizia di Stato, sono protagonisti di un grande meccanismo di pubblica sicurezza.
Si comprende pertanto che la sicurezza è un bene pubblico, collettivo, come la scuola e la sanità; è anche un diritto, come il lavoro. E nei contesti dove gli altri beni/diritti vengono a mancare, dove la scuola latita, dove gli ospedali chiudono e il lavoro manca, a lungo andare scompare anche la sicurezza per tutti, e viene sostituita, se va bene, dalla sicurezza per pochi.
Tuttavia, grazie alla figura dei Corpi di Polizia, il mercato della sicurezza non ha mai conosciuto una crisi, nutrendosi dell’impegno pubblico, di una missione istituzionale e sociale di difesa a cui lo Stato non può sottrarsi: “Esserci, esserci sempre abbiamo detto. E ci siamo sempre stati: in strada, tra la gente, anche quando le circostanze del momento, hanno imposto, improvvisamente, un cambiamento delle nostre modalità di intervento, delle nostre strategie abituali.” continua il Questore, facendo un chiaro riferimento alla situazione pandemica appena trascorsa, e che ancora lascia profondi strascichi e ferite in un tessuto sociale già logorato economicamente, affermando poi che “ Sono stati due anni caratterizzati dalla pandemia in cui la Polizia di Stato non ha mai fatto un passo indietro, anzi, abbiamo dovuto cambiare passo, perché ci siamo adattati a circostanze nuove. Certo, in un primo tempo, essendo anche noi cittadini, genitori e figli, avevamo le preoccupazioni di tutti, con la differenza che dovevamo stare in strada, ma siamo subito riusciti a prendere la direzione giusta e soprattutto, nei periodi iniziali, quando dovevamo chiedere ai cittadini di rimanere a casa, abbiamo avuto fermezza e buonsenso”.
Fermezza e buon senso dunque, sono i due concetti cardine che racchiudono e riassumono l’essenza di una istituzione solida e pregna di certezze come la Polizia di Stato è: una vera e propria dimostrazione ferrea ed inalienabile della volontà di difendere la società tutta, a 360 gradi dal crimine, dalla malavita, da disdicevoli ed inaspettati eventi negativi.
Prima della cerimonia presso il Teatro Apollo, si è reso onore ai Caduti della Polizia di Stato presso il Giardino della Rimembranza della Questura, alla presenza del Prefetto di Lecce Rosa Trio, mediante la deposizione di una corona d’alloro.
All’evento erano presenti inoltre molte autorità politiche, civili e militari che hanno potuto assistere alla premiazione di alcuni agenti della Polizia, che si sono distinti nello svolgimento dell’attività di servizio ed ai quali sono stati consegnati, dal Questore e dal Prefetto, attestati di pubblica benemerenza nonché una medaglia di bronzo al valor civile.
Sempre nel corso della cerimonia si è data lettura dei messaggi istituzionali del presidente della Repubblica, del ministro dell’interno e del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
Di grande importanza è stato dunque l’intervento del Questore Andrea Valentino, che ha illustrato con una relazione conclusiva l’attività della Polizia di Stato nella provincia riferendo sugli impegni e i risultati dell’ultimo anno.
Ed infine, la manifestazione è stata impreziosita dall’esibizione del Maestro Vera Andrea Longo, cantante polistrumentista e docente che ha cantato l’Inno di Mameli ed eseguito al violino il brano “Cinema Paradiso” di Ennio Morricone.
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