ORA LEGALE SI’, ORA LEGALE NO, MA QUEST’ANNO IL RISPARMIO ENERGETICO PUO’ INCIDERE PESANTEMENTE
di Maria Antonietta Vacca_____
L’ora legale nel 2022 è entrata in vigore questa notte, fra sabato 26 e domenica 27 marzo. Abbiamo spostato in avanti di 60 minuti le lancette dell’orologio – l’ora consigliata sono le 2.00 – e ciò ha di fatto comportato un riposo inferiore. Pomeriggi più lunghi dunque e un’ora di sonno in meno. Per una piccola parte di popolazione infatti il cambio orario porta – per qualche giorno – lievi fastidi come sonnolenza e irritabilità, ma per la maggior parte delle persone solitamente non provoca nessun disagio.
Eppure negli ultimi anni ci si contrappone, come ormai quasi su tutto, su due fronti opposti: ora legale sì, ora legale no!
Le argomentazioni sono le più disparate ma quest’anno la concreta previsione di risparmio energetico sarà certamente accolta con favore anche dai più reticenti dal fronte del no.
La Commissione Europea aveva preso in considerazione la possibilità di cancellare l’ora solare ma in seguito era stato fatto un provvidenziale passo indietro. L’Italia, che a suo tempo tenne colpevolmente in scarsa considerazione il tentativo europeo, ora può festeggiare la libertà concessa ai Paesi membri contando in euro ed in kW il risparmio garantito dall’attuale equilibrio.
Secondo quanto stimato, l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro e tutto ciò grazie ad un consumo di energia elettrica ridotto di circa 420 milioni di kilowattora.
Il semplice scostamento di un’ora della giornata, dunque, garantirà 200 mila tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera e importanti benefici anche su quella bilancia energetica che in questo momento ha un particolare peso geopolitico.
Questa è la dimostrazione di come, con un semplice utilizzo intelligente delle risorse e con piccoli cambiamenti delle abitudini quotidiane, sia possibile incidere pesantemente e profondamente sui consumi e di conseguenza sugli equilibri economico sociale di un Paese.
#sbollentalabolletta oggi più che mai si può.
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