LETTERATURA / LA SPAGNA DI VITTORIO BODINI
di Raffaele Polo ______
Ci accorgiamo, ogni volta, di come sia importante e sfaccettata la figura di Vittorio Bodini (Bari 1914 – Roma 1970, nella foto sotto) e di quanto poco ne sappiamo…
Soprattutto di quel suo sentirsi ‘spagnolo’ che volutamente trascuriamo, intenti piuttosto a decifrare il percorso tutto leccese del Nostro. Ma è un grave errore perché Bodini è un vero e proprio studioso e traduttore della cultura iberica: e, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, ce lo conferma questo accurato e pregnante testo edito da Besa Muci, dal titolo ‘Un Paese sognato: la Spagna di Vittorio Bodini’ (pagine 356, 18 euro) della ispanista Laura Dolfi (nella foto di copertina).
“Quanta curiosità di conoscere, di sapere tutto; libri e gente, clima, strade, vini, accenti, persino formaggi, ecco, e gamberi”, scriveva Bodini nel febbraio del 1947 manifestando il proprio entusiasmo per un paese, la Spagna, che aveva a lungo vagheggiato e nel quale ormai soggiornava da qualche mese. È proprio questo fondersi di vita e letteratura ciò che questo libro ricostruisce analizzando le diverse opere di Bodini, lettore, poeta e critico, ma anche gli incontri e la scoperta di una cultura affascinante e diversa.
L’autrice ne offre un ritratto sfaccettato ed esaustivo che ripercorre l’attività bodiniana di traduttore e interprete della poesia e della narrativa classica e contemporanea spagnola. Cervantes, Góngora, Quevedo ma anche Salinas, García Lorca, Aleixandre, Alberti, Larrea, Neruda sono solo alcuni dei nomi che s’intrecciano in queste pagine insieme alle lettere di un carteggio (quello con Larrea), alla storia delle traduzioni e delle antologie, dei saggi giovanili e di quelli della maturità, e ai paesaggi, alle città, alle amicizie. Un testo importante ed esaustivo che ci fa conoscere ancora meglio questo nostro grande Scrittore.
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