NE’ CON LO STATO RUSSO, NE’ CON LA NATO

| 22 Febbraio 2022 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo ______

Lo spazio vitale. I trattati sono carta straccia.  I legami di sangue.

Sì, le avevamo, purtroppo, già sentite, queste robe qua.

Le sanzioni, le risposte ferme ed energiche, le forniture di armamenti, dall’altra parte.

Guerra e pace che accompagnano da sempre l’umana avventura.

La Storia non ha insegnato niente.

Il discorso alla Nazione di questa notte di Vladimir Putin ha fatto fare all’umanità un salto all’indietro di decenni, un salto nel buio.

 

Ha richiamato alla memoria l’operato di Lenin, un secolo fa, ha ricordato i dirigenti della nomenklatura che in tempi più recenti dalla natia Ucraina sono arrivati a Mosca, poi ha tragicamente ‘sorvolato’ sui massacri di contadini e sulle purghe staliniane di cui a più riprese i ‘russi’ ucraini della Madre Patria furono vittime a milioni.

Ci mancava solo che dicesse che gli Ucraini vanno puniti in quanto ai tempi dell’ ‘operazione Barbarossa’ applaudirono i Nazisti e in molti andarono a combattere al loro fianco.

 

E’ come se questa notte un Mattarella impazzito avesse sostenuto in mondovisione che l’Italia rivendica la restituzione dei territori dell’Istria, della Dalmazia e delle isole dello Jonio, in quanto parte integrante della storia patria di secoli, e in quanto Ugo Foscolo era nato a Zante.

La Storia non torna indietro.

L’Urss non esiste più e mai più tornerà ad esistere,

Se ne faccia una ragione, Vladimir Putin.

E dire che negli ultimi anni in molti e da più parti in Italia hanno guardato a lui come il campione del nazionalismo, come artefice del pacifismo, come l’ultimo erede dell’Impero Romano d’ Oriente, va beh.

Si è rivelato invece l’ultimo esponente della  ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, fondata sulla corsa agli armamenti, sulla corruzione politica, sulla repressione del dissenso.

 

Detto ciò, c’è da dire ancora per onestà intellettuale che gli Stati Uniti d’America in questi decenni, dal dissolvimento dell’Urss, non hanno perso occasione per annettersi zone di influenza politica, economica e militare.

Soprattutto, per ‘esportare’ la democrazia con ciò creando deserti, insanguinando popoli, distruggendo Nazioni e facendo felici solamente i mercanti di armi.

Soprattutto hanno delegittimato nei fatti la cultura della pace che faticosamente sta avanzando nel mondo intero, cui questa notte la Russia ha dato un’altra mazzata feroce.

 

Gli Usa hanno praticamente accerchiato la Russia, tramite la Nato – che è poi il braccio armato dell’imperialismo americano – fino a minacciarla direttamente a ridosso dei suoi confini.

Su questo Putin non c’ha tutti i torti.

Il mondo fu sull’orlo di una guerra nucleare totale quando, nel 1962, gli Usa si sentirono minacciati dal dispiegamento di basi missilistiche fatte dai Sovietici a Cuba, cioè a qualche centinaio di chilometri di distanza dalle coste americane.

Allora, la catastrofe fu evitata per puro miracolo.

Con i corsi e i ricorsi della Storia, c’è solo da sperare e, per chi crede, da pregare che sia così pure  questa volta.

 

 

 

 

 

 

Category: Politica

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