NOSTALGIA DELLA COMICITA’ POPOLARE DI TOTO’
di Elena Vada ______
Il 15 Febbraio 1898, nasceva a Napoli uno degli artisti più importanti nella storia italiana del teatro e del cinema. Un grande attore e non solo una maschera, raccolta e riserva senza fine, di mimica ed espressioni, che stanno stipati nel cuore di tutti i napoletani e di molti italiani. Sicuramente nel mio.
È il compleanno di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi de Curtis di Bisanzio.. in arte Totò!
“Signori si nasce e io lo nacqui, modestamente!”, recita la celebre battuta del film “Signori si nasce”
Ha lavorato al fianco di grandi artisti come Pasolini, De Sica, Steno e Rossellini (ricordando anche la lista delle grandi pellicole firmate da questi maestri), ma anche in inconfondibili parodie. Ricordiamo gli inizi nell’avanspettacolo, nella rivista e poi a teatro.
Padrone o servo, nobile o barbone, furbo o sprovveduto, triste o felice: un artista capace di tutto, favorito da una versatilità artistica unica.
Molte scene e frasi cult, dei suoi film, sono diventate iconiche come quella del “… E io pago!”.
Sapete cosa mi manca di Totò? Il modo che ci dava di ridere pulito, ingenuo, ironico e spensierato. Mi manca quell’umorismo sano, a volte metafora di ciò che siamo nella vita.
Oggi la risata è, spesso, troppo facile, grossolana, volgare, oltre che banale, scontata, ovvia e pesante.
Continuerò a vedere e rivedere, i tuoi film… impossibile smettere di guardarli, e pure di sorridere. Grazie.
Totò mi manchi, CI MANCHI!
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