MAXI BLITZ ALL’ALBA / IL COMMENTO
(g.p.)______“Vedi che sono a zero, cioè…a zero che non tengo proprio benzina”.
E’ un frammento emblematico di un’intercettazione telefonica svolta nell’ambito dell’inchiesta che ha portato al maxi blitz di questa mattina contro la Sacra Corona Unita. A parlare è un commerciante al quale il suo creditore ad usura aveva preteso allora la consegna della macchina a garanzia del debito inevaso a causa delle perduranti difficoltà economiche e dei tassi di interesse stratosferici. Ma la sua macchina il commerciante non poteva portargliela, come cerca di spiegargli, aggiungendo poi: “non tengo proprio benzina, anzi, non tengo manco per mangiare”.
Terribile.
Cartolina da un Salento sfortunato, che alle nuove difficoltà degli ultimi due anni legate alla perdurante emergenza diventata sociale più che sanitaria, comune al resto d’Italia, abbina le sue vecchie, ataviche difficoltà dovute a un sistema di potere in cui la mentalità mafiosa continua imperterrita ad avere voce in capitolo. In più capitoli, anzi. Ora scritti anche nelle agenzie di disbrigo pratiche, di assicurazioni, di attività imprenditoriali e di infiltrazioni negli apparati burocratici, amministrativi e politici. A margine delle pagine sempre fiorenti dello spaccio di sostanze stupefacenti e dell’usura.
E’ il sistema della ‘protezione’, dell’egemonia del più forte, del clan che detta legge sul suo territorio, che si trasforma e si ricicla, che trova nuovi mezzi e modi per attualizzare pagine amare che credevamo relegate agli anni più recenti delle bombe e delle faide, piuttosto che a quelli più antichi del Far West, o del Medioevo.
Questo nonostante i ripetuti interventi delle Forze dell’Ordine.
Solo nei confronti del clan Coluccia storicamente egemone a Galatina e dintorni, negli ultimi cinque anni ci sono state tre grosse operazioni di polizia
Eppure esso continua a risorgere dalle sue ceneri, almeno a quanto emerge dalle notizie di questa mattina.
Questione di mentalità che continua a girare purtroppo per il nostro Salento.
Una mentalità che va contrastata con il culto della legalità.
Senza paura.
E’ questione di mentalità, uguale e contraria.
Ma spesso è pure questione di sopravvivenza, come testimoniano le parole del povero commerciante ridotto a chiedere pietà a chi gli teneva legata la catena al collo.______
LA RICERCA nel nostro articolo immediatamente precedente
Category: Cronaca