NOVITA’ EDITORIALI / LE POESIE DI SANDOR HALMOSI

| 4 Febbraio 2022 | 0 Comments

di Raffaele Polo ______

Poco, nulla conosciamo della poesia contemporanea ungherese e, in genere, di quell’Est Europeo che è sempre stato fucina di talenti e fervida terra di cultura.

Meritoria e più che necessaria l’opera de  I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno che, nella collana Altri Incontri a cura di Laura Garavaglia, pubblica  due raccolte poetiche in un unico volume dal titolo APOKRIF – NERETVA. L’autore è Sandor Halmosi,  la traduzione dall’ungherese di Györgyi Gyetvai, Ágnes Kenéz e Gianmaria D. Eletto e la revisione della traduzione italiana a cura di Laura Garavaglia. In copertina e nel libro le illustrazioni sono di István Fábián.

 

Per la raccolta APOKRIF, valga il sintetico commento del poeta e drammaturgo  Andras Visky: “In ogni poesia c’è uno spazio vuoto che appartiene solo a noi, al lettore. Il marchio distintivo di Halmosi è una percezione del mondo sottilmente moderna e spirituale. Una poesia precisa che misura in modo affidabile la densità angelica”.

 

Su NERETVA così si esprime l’Accademica Eniko Sepsi: “La Luce dei Raggi del Sole diventa “obsoleta in questi versi, disidratazione apocalittica e notte oscura domina l’anima dove “la debolezza è la nuova forza” e “tutto risplende a immagine di noi stessi”. In questa poesia estremamente critica, dove la natura delle parole nuove e dei riferimenti creano contraddizioni inseparabili, dietro a tagli e lacerazioni, si rivela un po’ di umorismo, autocritica, quel fuoco maschile che è sempre luce anche se distruttivo; le cosiddette opere, che si sviluppano dalla fantasia e generano auto-costruzioni ideando una falsa comunità, trasformandole in quella fiamma che alla fine le divorerà. (“Dove sono tre di noi riuniti nel mio nome, / ci sono molti di noi. Molte bocche affamate.”) Questo flusso di fuoco purificante che circonda spazi interni ed esterni è Neretva”.

 

Sándor Halmosi (1971) poeta ungherese, traduttore di opere letterarie, redattore, direttore di una casa editrice, matematico. È nato e si è diplomato a Satu Mare, ha vissuto in Germania per 16 anni, abita a Budapest dal 2006. Affianca l’attività letteraria a quella di conferenziere su temi quali tradizione, poesia, linguaggio e simboli. Focalizza il suo impegno sull’importanza della divulgazione della poesia, sul dialogo culturale, sul collegamento tra la letteratura e l’arte figurativa. Dal 2016 si dedica anche alla tecnica della smaltatura a fuoco.

Negli anni ha fondato associazioni letterari e culturali, ed è organizzatore di salotti letterari e laboratori. Membro ordinario del PEN Club ungherese a Budapest è membro dell’Accademia Europea di Scienza, Arte e Letteratura (EASAL, Parigi). È in stretto rapporto con poeti e organizzazioni di scrittori a livello internazionale. Nel febbraio del 2020 ha pubblicato un manifesto letterario, dal titolo Ora et labora. Parola che grida per la pura letteratura, che è un tentativo per rischiarare la crisi intellettuale del mondo, attraverso l’autenticità, il ruolo fondante del poeta e la responsabilità dei letterati, indipendentemente dal luogo e dalle sue caratteristiche linguistiche e sociali.

Ha pubblicato una decina di libri, tra cui la trilogia apocrifa Napszálkák (Apocrypha, 2020), Neretva (Meltdown, 2021), Katharok (Cathars, in corso di pubblicazione). Con I Quaderni del Bardo ha pubblicato la raccolta di poesie Decameron 57: The Dual Nature of Sillence (2020), tradotta dall’inglese da Laura Garavaglia.

 

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Per acquistare il libro

https://www.amazon.it/APOKRIF-NERETVA-S%C3%81NDOR-HALMOSI/dp/B09R36QSXK/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=2USFEJUBKT426&keywords=Sandor+Halmosi&qid=1643468590&sprefix=sandor+halmosi,aps,226&sr=8-1

 

Category: Cultura, Libri

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