A MELENDUGNO UN’IDEA DOLCE…COME IL MIELE

| 31 Gennaio 2022 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

Un delle più evidenti caratteristiche degli imprenditori salentini (di ogni genere…) è quella di ‘far parte per sé medesimi’, ovvero di non accettare, per nessun motivo, tutto ciò che invita alla unione, alla cooperazione e allo sviluppo comune. Piuttosto si preferisce chiudere la propria azienda, rimanendo soli ad invidiare chi, come nel Settentrione, realizza un ragionamento completamente opposto.

È sempre stato così, del resto. Basti pensare che, a Lecce, si litiga e si discute ancora per far diventare un marchio comune e di spessore quella storica ‘cartapesta’ che è universalmente riconosciuta per le sue qualità…Niente da fare, i cartapestai sono tutti l’un contro l’altro armati e non intendono riunirsi in una forte associazione di categoria.

E che dire della ‘cotognata leccese’? Per non parlare del pasticciotto che anziché far unire gli addetti alla preparazione del tipico dolce leccese, è materia di causidiche lamentazioni che tendono a stabilire dove sia nato il manufatto originale…

Ecco perché, quando si avverte una involuzione di questo percorso  non esaltante, la comunità (tutti i salentini, cioè) non possono che rallegrarsi.

È avvenuto proprio in questi giorni a Melendugno che, negli ultimi tempi ha riscoperto la sua vocazione alla produzione del miele e alla valorizzazione di tutto ciò che le amiche api possono offrire al territorio. Non è un avvenimento da poco: le api erano praticamente scomparse da questi luoghi e di miele, a Melendugno, se ne produceva poco e soltanto grazie alla caparbietà di un pugno di apicoltori. Di recente, il ridente centro salentino ha proposto una serie di manifestazioni volte a valorizzare miele e derivati, coinvolgendo, nonostante difficoltà intrinseche e Covid, l’interesse delle attività produttive, purtroppo ancora molto lente a comprendere lo stimolo e ad aprirsi con una massiccia collaborazione.

Ma alla diffidenza iniziale e al marcato disinteresse, è sopravvenuta una ondata di benefico interesse, culminato nella recentissima costituzione di una associazione denominata ‘Apicoltori di Melendugno e Borgagne’, che ha già coinvolto una ventina di alacri produttori. E ce n’è voluto a convincere gli interessati: da tempo Piero Marra, Presidente del Consiglio Comunale, opera da tramite e ci dice: “Abbiamo iniziato dal nulla, inseguendo un progetto che riguardasse il recupero delle nostre antiche tradizioni e pian piano lo abbiamo trasformato in qualcosa di impensabile fino a pochi anni addietro. Il nostro Comune, dopo aver aderito alla Associazione Nazionale Città del Miele, l’unica in Puglia e tra le poche nel Sud Italia, ha successivamente realizzato la sottoscrizione del disciplinare De.Co. (Denominazione Comunale), una vera e propria carta di identità del miele di Melendugno. Dalle api c’è da imparare tanto, dalla loro laboriosità: tocca a noi imitarle…”

Grande e giustificato entusiasmo, dunque, per questa iniziativa che vuole contrapporsi a quella immagine, che vogliamo ritenere superata, dell’imprenditore salentino chiuso in sé stesso..

Per la cronaca, il consiglio direttivo è così composto: Presidente, Pierluigi Petrachi; Vice presidenti, Roberto De Giorgi e Cristiano Carrozzo; Segretaria, Maria Grazia De Rosa; Cassiere, Danilo Santoro.

 

Category: Costume e società, Cronaca

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