“L’amore ai tempi del coronavirus” E ALTRI VECCHI E NUOVI FRAMMENTI DI ETERNITA’ NELLA NUOVA RACCOLTA DI DONATO DI POCE “La poesia è un diamante grezzo”
(g.p.)______Sono passati solo due mesi dall’ultima sua pubblicazione, una racconta di poeti italiani e spagnoli, bilingue, che egli ha scelto, curato e commentato.
Solo nell’anno appena finito, ha pubblicato due corposi saggi, dedicati a due figure che fanno parte del suoi numina-nomina, Pier Paolo Pasolini e Giordano Bruno, più una raccolta di notazioni di arte, i suoi ‘taccuni d’artista‘.
E’ un intellettuale prolifico quanto versatile, Donato Di Poce (nella foto), 64 anni, nativo di Sora, ma residente a Milano, però – mi piglio il carico della definizione – in primis è un poeta, anzi, una delle voci poetiche più interessanti del panorama contemporaneo.
“I miei versi si contaminano al tempo stesso sia con i riferimenti alla realtà, sia con quelli alla filosofia, e alle altre culture, così raggiungono l’ abbraccio con il mondo” – disse nel 2018 a leccecronaca.it che lo intervistava qui a Lecce, dove era venuto per una presentazione, e poi aggiunse – “I miei versi sono lampi che squarciano la notte buia del nostro vivere politico e civile. Non voglio darci troppa importanza, alla politica. Il mio impegno è sì civile, ma soprattutto culturale. Certo, ci sono riferimenti all’ attualità, ma quello che voglio è recuperare un nuovo umanesimo”.
Di un anno e mezzo fa, era l’estate del 2020, la sua ultima raccolta poetica, “L’altro dire”, in cui così sentenziò di sé stesso:
“In effetti volevo scrivere una poesia sperimentale
Ma mi hanno tolto le virgole, gli spazi alternati
La capacità di scrivere senza dire niente
Le metafore cometa e gli ossimori a gogò.
Per favore non fatemi cure di prosa esistenziale
Fatemi una flebo di poesia nuova e lasciatemi andare”.
Eccoci.
Esce oggi la sua nuova raccolta poetica “La poesia è un diamante grezzo” pubblicato da Helicon Edizioni (Arezzo, 2022. 8 100 pagg. – 12 euro – per prenotare il libro si può scrivere a edizionihelicon@gmail.com).
Il titolo, da uno dei componimenti, che inizia così:
“La poesia è un diamante grezzo
Sembra un normale sasso
A cui nessuno presta attenzione
Eppure emana una luce intermittente
A seconda di chi lo guarda”.
Ora, io mi fermo qui. Non voglio influenzare nessuno con i miei commenti, non voglio tediare nessuno indossando le paludati vesti del critico che non competono.
Io sono solo un amante appassionato della Poesia, che reputo una delle pochissimo cose rimaste ancora capaci di prendere la mente e far fremere il cuore.
Mi sia consentito solamente una chiosa, in tal senso.
In questa raccolta, trovo un componimento che mi è caro, “L’amore ai tempi del coronavirus” , per giunta segnalato e riportato per intero nelle note editoriali del lancio-stampa.
Mi è caro in quanto è di quel genere intimista, romantico-sentimentale-amoroso, che tanto mi fa impazzire, ma mi è caro soprattutto in quanto, in pieno primo lock down, uscì come inedito su leccecronaca.it quale esperimento di – mi si passi il termine – instant poem, di poesia scritta sull’attualità.
Gongolo adesso nel ritrovarla qui.
Qui sta in buona, qualificata e fortunata compagnia, che si è articolata nel corso di questi anni in cui ho l’onore e l’onere di dirigere il nostro- vostro quotidiano, che, almeno fino a quando lo dirigerò io, darà sempre spazio non formale, ma sostanziale, alla cultura, ai libri, alla poesia.
In questa ottica, ogni tanto ospitiamo qualche esperimento poetico, inediti che alcuni importanti autori ci fanno l’onore di mandarci e che anni dopo finiscono in libri, raccolte, antologie scolastiche e quant’altro.
Cito con legittimo orgoglio per averle tenute a battesimo, solo due esempi, le poesie allora inedite, diventate nel frattempo ‘famose’, di Giuseppe Jusuf Conte “Amica dell’insonnia”, e di Chiara Evangelista “Avrai una donna con le occhiaie”.
Sarà così, anzi, è già così, anche per “L’amore ai tempi del coronavirus” di Donato Di Poce.
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LA RICERCA nel nostro articolo del 28 febbraio 2020
