ARTISTI SALENTINI / SCIVALES, BRINDISI NEL CUORE
di Raffaele Polo______
Ci sono degli artisti la cui vita è particolarmente sfaccettata, in alternanza con vicissitudini, malattie e delusioni. Eppure, sono proprio questi uomini che producono il meglio, quasi che proprio le traversie riescano ad irrobustire la loro tempra.
Armando Scivales (nella foto di copertina), nato nel 1917, cittadino di Brindisi, città che amava ma che non lo ha ricambiato, se non tardivamente, è il tipico esempio di artista impegnato, nell’arte e nella vita, tanto da avere spesso bisogno di ‘cambiare aria’, per ricominciare in un ambiente diverso e più vicino alle sue proposte. Perché Scivales, da sempre, ha professato l’ideale socialista, ammantato da una venatura romantica, che ha trasposto magistralmente nei suoi dipinti che non indulgono mai ad una frustrazione o a un momento di stasi, ma sono incentrati sulle figure umane alle prese con i problemi sociali più urgenti.
Basta scorrere, per un attimo, solo alcuni titoli, per comprendere facilmente i temi ed i messaggi che Armando vuole imprimere con forza all’attenzione di chi osserva i suoi lavori: ‘Consumi e profitti…e l’uomo?’, ‘Questo pazzo mondo’, ‘Libertà in labirinto’, ‘A Battipaglia dopo la tempesta’, ‘Il bracciante di Avola’, ‘I martiri di una fede non si annullano con la morte’…
La vita di Scivales, del resto, è un continuo andirivieni tra Nord e Sud, alla ricerca di chi lo potesse gratificare o, per lo meno, di chi fosse disposto a recepire i suoi messaggi.
Un episodio, che lo deluse profondamente, fu quando, nel 1976, con grande fatica, portò a compimento il quadro di grandi dimensioni (3 x 2) dal titolo ‘Dal seno materno alla corruzione’. Lo ideò e lo realizzò come una sorta di testimonianza destinata alla sua città, Brindisi, in segno di fede e di amore. Ma, alla inaugurazione della mostra proprio il Sindaco, a cui avrebbe voluto consegnare il dipinto, non si presentò…
Il dipinto fu poi donato al Comune di Carrara, un contesto decisamente diverso da quello della sua città natìa che, comunque, dopo la sua morte, è riuscita a recuperare la sua memoria postuma. Nonostante tutto, Scivales resta sempre innamorato del capoluogo brindisino, tanto da professare serenamente, più volte: “Qui sono nato e qui finirò i miei giorni” in uno scritto nel quale, cancellando tutte le incomprensioni del passato, dona al Comune gran parte del suo patrimonio artistico, collocato nella Fondazione Nuovo Teatro Verdi, dove vi è la Pinacoteca, all’interno dell’ex complesso delle Scuole Pie (nella foto sotto).
Una visita ai suoi dipinti ci permetterà di ri-scoprire questo grande artista del Novecento salentino.
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