LA STORIA / IL CANE COL TONNO IN BOCCA
di Flora Fina______
“Il cane non si fa vedere da due giorni, era abituato a prendere del cibo da un signore che ha dei terreni lì, e quando si è sparsa la voce molte volontarie hanno cercato di prenderla, tuttavia lei, essendo un cane diffidente cresciuta per strada, non si è fatta più vedere.
Il mio appello essendo il gestore dei canili di Galatina è rivolto soprattutto ai cittadini che hanno le casa in campagna di lasciare aperti i cancelli”.
Mi ha risposto così Maria Voltino, volontaria del canile di Galatina, quando questa mattina le ho chiesto aggiornamenti in merito alla vicenda, sperando ci possa essere un lieto fine quanto prima.
La storia che vi stiamo per raccontare, lascia inevitabilmente un velo di tristezza e incredulità, per cui ci si aspetta presto un lieto fine, e per cui siamo in attesa di importanti novità.
La protagonista di questa vicenda è il “cane col tonno in bocca”, così l’ abbiamo chiamata, perché inevitabilmente, la fame e la ricerca di una vita tranquilla e di uno stomaco pieno, a volte possono metterti nei guai: la sua prigionia è iniziata nel modo più strano possibile.
È una randagia lei, una gentile cagnolina che preferisce starsene sulle sue, la vita di strada nelle vicinanze di Collemeto è la sua culla e l’ ha fatta sentire al sicuro per tantissimi anni, lontano dal genere umano, che pur tendendogli la mano in qualche maniera, probabilmente l’aveva già delusa in partenza.
Poi all’improvviso, in un giorno come tanti in cui il primo pensiero è quello di fare colazione, di avere un buon pasto magari raffazzonato tra i rifiuti lasciati in giro, ci si ritrova con una gabbia in bocca. Ed è proprio quello che è successo a lei, nelle campagne dove staziona da anni in solitaria: in un momento di allegria perché ci si riempie finalmente lo stomaco, ci si ritrova in una situazione del genere.
Da due giorni è sparita dalla circolazione, rischia di morire di fame o peggio ancora soffocata.
Fortunatamente, esistono persone come Maria Voltino, volontaria del canile di Galatina, che da giorni segnala la scomparsa della nostra amica a quattro zampe, nascostasi chissà dove con quella maledetta scatola di latta nella bocca.
Tanti e vani sono stati i tentativi di recuperarla anche a distanza di sicurezza, vista la sua innata diffidenza : “purtroppo con il servizio di accalappiamento non si può garantire l’uso della cerbottana con una distanza maggiore ai tre metri e in aperta campagna” mi spiega nel dettaglio la volontaria.
Non ci resta che attendere dunque, attendere che la cagnolina si faccia vedere, e che soprattutto, almeno per una volta, possa lasciare da parte la sua diffidenza verso il genere umano, e si faccia tendere quella mano che da due giorni attende il suo ritorno per liberarla dalla prigione che ha tra le fauci.
L’appello resta quello delle volontarie: se avete case in campagna lasciate le porte aperte perché vi si possa riparare all’interno, e mi raccomando, non spaventatela. La sua zona è tra la statale 101 e via XX settembre a Collemeto, se dovesse rifugiarsi da qualche parte e l’avvistate chiamate la Polizia Locale di Galatina, o il canile al 3405124812.
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