NOVITA’ EDITORIALI / ”Tutta colpa della musica” DI PINO LAGALLE, I RICORDI DEI MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA
di Raffaele Polo______
In questo ”Tutta colpa della musica”, con sottotitolo ‘Che splendida avventura che è la vita!’ (Il Raggio Verde, 284 pagine, 17 euro), Pino Lagalle (nella foto), salentino di Squinzano, ci racconta la storia della sua vita, abbellendo il testo con tanti reperti fotografici che sono, tutto sommato, la parte più vivace ed interessante della operazione letteraria.
Infatti, ci testimoniano in mille particolari quel ‘come eravamo’ che non perde mai il suo fascino soprattutto se a raccontarcelo è chi ha avuto -da sempre- contatto con musica e concerti, feste e convivi, spettacoli e rappresentazioni, dimostrando la sua innegabile capacità organizzativa e riuscendo sempre a superare quegli incredibili ostacoli che la nostra realtà, eternamente provinciale, sottopone a chi percorre il difficile cammino della notorietà sotto i riflettori.
Lagalle, attraverso questo che, come specifica da subito, nella prefazione, Angelo Cappello è ‘”il diario di bordo, tenuto e aggiornato accuratamente dall’autore, nel corso di una immaginaria e lunghissima crociera (…) La narrazione (…) si rivela come una specie di ‘zibaldone squinzanese’ e per certi versi, anche salentino, in cui si annidano, incastrandosi in un gigantesco ‘puzzle’, frammenti di giorni, di tempo, scaglie di esistenza, vicende reali, percezioni, suggestioni, panorami di fatti ed idee, scrutati da una finestra, finalmente spalancata sul passato.”
Del bel progetto grafico (dovuto ad Antonietta Fulvio) emergono le vecchie foto in bianco e nero, ma anche le riproduzioni di manifesti e documenti di vario genere che convergono, scansionati in oltre trenta capitoli, nelle testimonianze ed interventi che vanno da Pippo Baudo a Enzo Garinei, a Daniele Piombi, a Tito Schipa Junior, giusto per citarne alcuni (ma sono veramente tanti…) in una sorta di girandola che ci conferma degli innumerevoli contatti con il mondo della spettacolo che hanno caratterizzato il percorso para-musicale ma soprattutto organizzativo del bravo Pino.
Che ci sorride, in copertina, seduto semplicemente su una sedia (ne abbiamo una uguale in cucina…) ma attorniato dai fasti del Teatro San Carlo e con la lampada tradizionalmente di Aladino che ostenta col braccio proteso. Pino è vestito tutto di nero e ha una maglietta con la scritta ‘Tutta colpa della musica’. E’ proprio lui, con le luci e le ombre del palcoscenico, simbolo e immaginazione di una vita interamente dedicata a quel particolare profumo che dà la realizzazione di eventi e spettacoli di ottimo livello.