BISTECCONE ADDIO

| 12 Novembre 2021 | 0 Comments

(Rdl)_____’Galeazzi…’ – spedito a bordo campo – ‘Galeazzi, dicci, in che condizioni è la racchetta di Panatta…Come sta la racchetta?’.

Cominciò a diventare famoso, certo molto di più di quando da giovane faceva canottaggio a livello professionistico, da telecronista, inviato a Santiago del Cile, in quella storica, unica vittoria della Coppa Davis di tennis dell’Italia, Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, capitano non giocatore Nicola Pietrangeli, anno di grazia 1976.

Poi diventò ben presto mitico.

Leggendarie le sue telecronache delle gare di canottaggio  in cui gli equipaggi azzurri conquistarono tante medaglie d’oro in diverse Olimpiadi.

E poi pure il calcio, certo, quelle notti magiche di Italia 90, quelle tante serate di comparsate negli infiniti, estenuanti, dibattiti dopo ogni partita di cartello di campionato.

A Roma, dove era nato, danno un appellativo a tutti e spesso tutti lo usano come vero e proprio nome e cognome, al posto di quello vero.

Lui – bastava guardarlo per capire  perché –  era soprannominato, affettuosamente, ‘bisteccone’.

Era il primo a scherzarci su, con la sua innata simpatia e la sua impareggiabile umanità.

Giampiero Galeazzi, che non appariva più in televisione da quando, da alcuni anni, soffriva di diabete, è morto questa mattina a Roma. Aveva 75 anni. Con lui scompare uno degli ultimi giornalisti sportivi entrati nell’immaginario collettivo degli Italiani e diventati leggenda, che hanno fatto la storia dello sport e del costume degli ultimi decenni.

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Sport

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