CASA LECCE / CONFERENZA STAMPA POST MERCATO DI STICCHI DAMIANI, CORVINO E TRINCHERA
(m.a)_________
Questo pomeriggio la società giallorossa, congiuntamente alla direzione tecnica, ha voluto tracciare in conferenza stampa un primo bilancio al termine della campagna acquisti estiva e delle prime due giornate di campionato.
Ecco a voi i passaggi principali della conferenza stampa di Sticchi Damiani, Corvino e Trinchera (nella foto):
SAVERIO STICCHI DAMIANI: “Questa è l’occasione per fare il punto della situazione al termine del mercato. Con questa conferenza stampa vogliamo dissipare ogni dubbio, anche perché nel corso dell’estate si è parlato fin troppo. Rispondere alle domande con chiarezza è l’unica medicina per una comunicazione efficace.
Concludiamo una prima fase del progetto con l’abbassamento dell’età media, e allo stesso tempo, la politica dei calciatori di proprietà l’abbiamo portata avanti.
Abbiamo fatto 10 acquisizioni, di cui 8 a titolo definitivo con un’età media molto bassa, e inoltre, è stato fatto un doppio mercato, quello per la Primavera, che abbiamo dovuto rendere competitiva per la Primavera 1, arricchita con 10 acquisizioni di giovani provenienti da ogni parte del mondo e utili al nostro progetto.
La società ha allestito per la prima squadra una rosa competitiva per la B, campionato molto difficile, con tante squadre ugualmente forti e allo stesso livello.
Molte formazioni di A hanno collocato in B i loro calciatori, a questo si aggiunge un processo che sta interessando tante compagini cadette, con l’ingresso di capitali freschi.
In questo senso vorrei fare un appunto, noi non ci chiudiamo in un rigido campanilismo, abbiamo anche dato dei mandati, ma in questi anni non abbiamo avuto riscontro a causa della posizione geografica della città. Resteremo comunque vigili qualora ci fosse l’occasione di rafforzare la società.
Proprio per questo serve un ambiente unito e compatto, è stata infatti un’estate difficile, con alcune frizioni con dei tesserati, i quali cercano di strappare il miglior contratto possibile, con la richiesta che il Lecce chieda il meno possibile. La società non può accettare simili richieste e si è messa l’elmetto, anche perché bisogna tutelare il patrimonio tecnico e sportivo.
Mettiamoci in testa che la differenza della lotta per la A e quella per non retrocedere passa per i dettagli, è un campionato complicatissimo, in cui avremo bisogno del supporto del nostro pubblico.
Falco? E’ stata una questione spinosa che abbiamo dovuto affrontare. Il calciatore aveva delle ambizioni e invitava il club a non avere pretese economiche. La Stella Rossa ancora non ha versato dei corrispettivi, siamo già andati nelle sedi opportune e sono stati condannati al pagamento di questi corrispettivi, più le penali, una condizione che potrebbe impedire loro di partecipare alle coppe internazionali.
Dal punto di vista del conto trasferimenti, ciò che abbiamo incassato dalla vendita di Henderson è stato investito per altre acquisizioni a titolo oneroso come Strefezza, Blin e Gargiulo. I
l monte ingaggi si è abbassato del 25%, una voce che può migliorare ancora. Nel conto è compreso anche Corini, ancora a libro paga.
Abbiamo una perdita di bilancio nonostante l’attenzione con cui ci siamo mossi, avremmo bisogno di una super plusvalenza. Quanto al calciatore no vax è sempre quello di cui abbiamo parlato negli ultimi mesi, mentre non sono aggiornato sugli ultimi. Tuttavia questo aspetto non ha influito sulle nostre scelte”.
PANTALEO CORVINO: ” In quest’ultimo anno abbiamo fatto tanto, e nel modo con cui volevamo farlo. Abbiamo sempre detto a cosa puntavamo. Abbiamo detto con coraggio che l’obiettivo della prima squadra è il raggiungimento della A in tre anni, e dopo 12 mesi abbiamo disputato una semifinale playoff persa a causa di un episodio a pochi minuti dalla fine, al primo anno, non al terzo.
Avevamo anche detto di voler ricostruire a livello giovanile, e dopo nove mesi siamo tornati nel calcio che conta.
Avevamo anche detto che volevamo ringiovanire la prima squadra, con equilibrio finanziario e patrimonializzazione.
Costruire per noi è mettere allo stesso livello settore giovanile e prima squadra, eppure veniamo rimproverati per come la promozione è stata raggiunta, pur raggiungendola con impegno e sacrificio, in quanto ho detto in modo critico che non ho trovato quello che mi aspettavo.
Il patrimonio tecnico che avevamo era rappresentato solo da Shakhov, Vera, Benzar e Gallo a qualsiasi persona sarebbe venuto il mal di testa, ma io essendo tifoso del Lecce mi sono messo al lavoro, eppure dopo 12 mesi siamo rimproverati di non aver raggiunto un obiettivo che non avevamo annunciato.
In tanti poi ci accusano di mancanza di salentinità, ma a me, se un calciatore è da Lecce, non deve importare se viene da Vernole, Campi o Ucraina.
Tutti noi vorremmo innamorarci della donna del nostro paese, ma non mettiamo in conto di poterci innamorare di una donna ucraina. In passato ho lanciato tanti salentini in A, ma io cerco solo calciatori validi per questo progetto. Quando faccio delle scelte le ho sempre motivate.
Quando cambio un allenatore è perché vedo che il Lecce è la difesa più battuta assieme all’Entella, il tutto nell’interesse di questi colori. Nel mercato avevamo alcuni obiettivi, abbiamo fatto 30 e non 31 a causa di alcune uscite mancate.
Per Benzar e Pisacane è probabile la risoluzione del contratto, mentre Meccariello e Paganini rientrano in gruppo e poi deciderà il mister.
Abbiamo fatto tante acquisizioni per tempo, senza aspettare l’ultimo minuto. Il 4-3-3 viene criticato, ma io penso che possa essere un modulo giusto per noi, è possibile giocare con due esterni e una sola punta. Tra quelli che sono andati via abbiamo lasciato un totale di 19 gol, e dal mercato sono arrivate lo stesso numero di reti, tra cui spiccano le 8 di Gargiulo. Chi è arrivato ci aiuterà nel nostro percorso di crescita.
Gendrey, Calabresi e Gallo, così come Vera, fanno parte di questo percorso, nel frattempo però è arrivato Barreca, un’opportunità.
Dermaku è stato preso con un margine di rischio.
Se tutte queste opportunità andranno bene abbiamo fatto bingo, ma un margine di rischio ci deve essere sempre.
Si è vero, avevo preannunciato un terzo attaccante, ma con Baroni abbiamo deciso di preservare un capitale importante che avevamo quale Rodriguez, assieme a Coda. Comunque se non ci dovesse essere uno di loro, le opzioni ci sono.
Siamo troppo esterofili? Noi non prendiamo scappati di casa, ma giocatori con delle potenzialità, e alcuni di loro sono protagonisti con le loro Nazionali.
Modulo? Il calcio si può fare anche in maniera alternativa al trequartista.
Riguardo ai costi per tutti gli innesti del settore giovanile abbiamo speso circa 650.000 fra stipendi e acquisizioni.
Età media della squadra? 25 anni”.
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