REGIONALE 8, COLDIRETTI LECCE SCRIVE ALL’ASSESSORE BARBANENTE
Entra nel vivo la discussione sulla realizzazione della Regionale 8. Il presidente ed il direttore di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno e Benedetto De Serio, scrivono all’assessore regionale alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, per caldeggiare il proseguimento del dialogo aperto e rispettoso delle diverse esigenze instauratosi tra istituzioni, sindaci e vari rappresentanti del territorio.
“Il superamento delle preoccupazioni di quanti spesso si ritrovano a registrare e subire la sconsiderata aggressione del territorio locale, con tutte le sue componenti vitali e caratterizzanti – scrivono i dirigenti di Coldiretti – sta premiando il ritorno a funzioni di mediazione intelligente, fra interessi distinti e contrastanti, finalizzato al perseguimento di un più ampio interesse di carattere generale di cui tanto ha bisogno il nostro territorio. La coerenza che nei mesi scorsi abbiamo chiesto alla politica e alle Istituzioni sembra essere finalmente diventata il comune denominatore di una fase nuova negli interventi di trasformazione sia pubblici che privati”.
“La svolta tanto attesa, rispettosa della campagna e del suolo agrario – proseguono – in applicazione delle tutele stabilite da leggi nazionali e regionali, sono finalmente diventati l’argomento caratterizzante, le scelte di alcune Amministrazioni Comunali che, così facendo, si aggiungono all’approccio da noi condiviso che codesto Assessorato ha espresso sugli organi di stampa. Coldiretti è intervenuta più volte sul tema della Regionale 8, sforzandosi di interpretare al meglio gli interessi generali di tutte le componenti economiche, sociali e istituzionali. Oggi, ancora una volta, esprime la propria posizione condividendo un’ipotesi progettuale che veda la realizzazione di una strada a due corsie, moderna e ricca di tecnologie, sicura e a scorrimento moderato, rispettosa di altre forme di mobilità, soprattutto di quelle finalizzate al pieno godimento dell’ambiente e di tutte le sue componenti naturali, storico-culturali e architettoniche”.
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