VA A PROCESSO L’EX SINDACO DI CAROVIGNO
(e.l.)______Il Comune di Carovigno (nella foto) era stato già commissariato dal governo cinque mesi fa, il 12 marzo scorso, con una gestione straordinaria per un anno e mezzo, “per accertate ingerenze da parte della criminalità organizzata”.
In precedenza, era già stato sciolto in via amministrativa il 12 gennaio per dimissioni contestuali della metà dei consiglieri.
Oggi la Procura distrettuale antimafia di Lecce ha chiesto il rinvio a giudizio per nove persone, fra le quali l’ex sindaco Massimo Lanzillotti, e l’ex presidente del consiglio Francesco Leoci, con le accuse a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale.
Udienza preliminare il prossimo 21 settembre.
Il Comune du commissariato dopo l’inchiesta dei pm Giovanna Cannarile e Alberto Santacatterina della Dda di Lecce e del pm Paola Palumbo della Procura di Brindisi, condotta dai Carabinieri, sulla gestione del parcheggio dell’area marina protetta di Torre Guaceto.
Nel corso delle indagini era stato eseguito, nel giugno 2020, l’arresto ai domiciliari di Andrea Saponaro, 48 anni, che insieme a Giovanni e Cosimo Saponaro è accusato di far parte della Sacra Corona Unita e di esserne il referente per Carovigno.
Secondo l’accusa Lanzilotti e Leoci avrebbero promesso supporto ai Saponaro per garantire loro la gestione dei parcheggi della riserva naturale.
C’è anche l’ipotesi di reato di voto di scambio,di cui sono accusati Andrea e Giovanni Saponaro, nella campagna elettorale del 10 giugno 2018, per aver offerto ed erogato denaro a numerosi elettori, in cambio del voto in favore delle liste che sostenevano Lanzilotti.______
LA RICERCA nel nostro articolo del 8 giugno 2020