TRA I RISCHI OCCUPAZIONALI, GLI INVESTIMENTI E L’OMBRA DEL GIOCO ILLEGALE
La filiera del gioco legale è uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Il ramo del gioco fisico viene da oltre 330 giorni di chiusure tra il 2020 e il 2021, con perdite enormi.
A rischiare sono gli operatori, ma anche gli oltre centomila dipendenti del settore. Che soffrono per le incertezze e per i colpi del gioco illegale, un business da oltre 20 miliardi solo in Italia. L’Istat intanto, con il “Rapporto sulla competitività dei settori produttivi” ha evidenziato che il 53% delle attività legate a scommesse e lotterie è a rischio operativo, mentre l’altra metà è in una tenuta strutturale fortemente in bilico. Ad oggi è difficile dare una fotografia completa della filiera del gioco regolamentato, essendo quest’ultima lunga e comprendente fornitori di tecnologia e servizi ai distributori. Quel che è certo è che esistono delle relazioni tra gioco legale ed illegale: anzi, il secondo spesso col lockdown è riuscito a nascondersi sotto mentite spoglie.
Crescendo inevitabilmente. Il mercato illegale, in netta controtendenza rispetto ai casinò online sicuri, ha coinvolto fino a 4 milioni di giocatori, non tutti consapevoli di questa scelta. Le stime fanno notare come il settore illegale del gioco impieghi circa 100.000 persone, molte più dei dipendenti dei concessionari. Numeri che possono risultare anche mascherati da altri motivi, come il blocco dei licenziamenti.
Il rischio occupazionale non esiste solo per i dipendenti dei concessionari ma anche per la rete distributiva, che comprende ricevitorie, punti vendita non esclusivi e via dicendo. In compenso però aumentano gli investimenti in ricerca e innovazione delle aziende di gioco, e a riferirlo sono sempre le stime stilate dall’Istat.
Con oltre 10 addetti ad aver investito nelle tecnologie digitali, nel settore gioco spicca il 63% di media rispetto al 61% della media nazionale. Dati così spiegano anche come molti prodotti di gioco abbiano un contenuto tecnologico non solo elevato ma anche in perenne evoluzione, con uno sviluppo tecnologico e digitale praticamente perenne. A cui collaborano fornitori e distributori: una rete industriale a tutti gli effetti.
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