NOVITA’ EDITORIALI / IL VIAGGIO DI ASSUNTINA MAZZOTTA
di Raffaele Polo______Con “Viaggio nell’anima” (Il Raggio Verde, 80 pagine, 12 euro, presentaio, in prima nazionale, sabato 31 a San Cassiano, ai Giardini Ducali, alle ore 20.30 ) continua l’intenso percorso poetico di Assuntina Marzotta (nella foto) che, dopo ‘Il pianto dell’elicriso’, si conferma poetessa di ottima levatura e dalle grandi possibilità, come confermano anche i tantissimi premi conseguiti negli ultimi tempi.
Se è vero che premi e segnalazioni possono lasciare il tempo che trovano, troppo spesso annacquati o intorbidati da giudizi affrettati o di favore, è anche inconfutabile che la conferma in gran numero del condiviso apprezzamento, è una sorta di garanzia per l’interessato…
E, sin dai lontani esordi, Assuntina è andata affinando e inspessendo quella sua particolare capacità di assemblaggio di ricordi, sensazioni e moti dell’animo che fanno di lei una interprete delicata ma robusta dell’idea di un poetare mai fine a sé stesso, ma aperto e consapevole alla realtà non sempre piacevole che ci circonda. Ecco, allora, le immancabili riflessioni sulla pandemia o sulla tristezza per la lontananza degli amati familiari, ecco che affiorano, in un spesso struggente pessimismo, i fiori cari all’Autrice, a ridare speranza e colore all’esistenza che, ineluttabilmente, dobbiamo rassegnarci ad affrontare in solitudine. Ma sono gli amarilli, i gelsomini d’Arabia, i gelsi, gli intrepidi uliveti, ginestre ed acacie, zagare e fiori di pesco che popolano le nostre visioni fugaci, colorandole e profumandole, immergendo nel sublime dono della Natura ciò che, altrimenti, l’Uomo non potrebbe conoscere.
La poesia, i versi di Assuntina hanno questo taumaturgico potere: procurano una malinconica dolcezza, infondono un fugace ma efficace anelito di speranza e paiono volerci suggerire di abbandonarci al panteismo del nostro piccolo angolo di Paradiso, per trovare il senso delle cose…
Come afferma Giuliana Coppola, nella sua accorata prefazione:”Mi accorgo che tace il vento ed io, nel mio silenzio, sono qui a concludere il mio viaggio tra i versi che mi hanno guidata lungo i sentieri dell’anima di Assuntina…”
