NOVITA’ EDITORIALI / GIOVANNI CISTERNINO HA SCRITTO LA ‘Storia delle Magistrature Giudiziarie in Terra d’Otranto’
di Raffaele Polo______
Con questo ‘Storia delle Magistrature Giudiziarie in Terra d’Otranto‘, Giovanni Cisternino continua la sua opera di ricercatore di vecchi documenti: conoscendolo, ci pare di vederlo quando scopre un vecchio foglio e s’infiamma nel reperire subito addentellati e citazioni, gli si illumina il viso e comincia subito la nuova indagine storica…
Si tratti di patrioti o castelli, di miele o magistrati, per Cisternino l’occasione è sempre propizia per ampliare il discorso e aggiungere importanti ed interessanti tasselli a quella idea di ‘Storia Patria’ che lo vede tra i più ferventi operatori.
Supportato, in queste opere editoriali di notevole spessore (questo volume, ad esempio, consta di 340 pagine e costa 20 euro) dalla prorompente capacità manageriale dell’editore Pantaleo Candido che figura come ‘ottimizzatore dei testi’ ma è, in realtà, il deus ex machina de ‘Il Salentino Editore’, dedito da tempo a scandagliare il territorio alla ricerca di nuovi, interessanti spunti che coinvolgano le categorie più disparate di professionisti ed operatori.
‘Stavolta, è toccato ai magistrati di casa nostra. Ed è facile intuire che l’interesse e la lettura di questo volume sarà praticamente a loro esclusivo appannaggio, vista la specificità dell’argomento, non facilmente assimilabile da chi si diletta di storie, tradizioni ed eroismi…Ma, ci avverte l’autore, ‘… l’equità giudiziaria non è sufficiente per celebrare un buon processo ma occorre, secondo quanto scrisse San Tommaso d’Aquino anche la credibilità di colui che giudica…’
Da segnalare, nei numerosi capitoli che scandiscono la disanima storica, gli interventi di Lanfranco Vetrone, Giovanni Romano, Mauro Paladini, Augusto Conte, Lucio Caprioli, Pierlorenzo Diso e Luigi Ratano. E, per quel che ci riguarda, interessante la bella ‘ultima di copertina’ che è una sorta di ‘summa’ di quello che era la Regia Udienza e ora è il Palazzo di Giustizia di Lecce, rimasto nel corso dei secoli, simbolo della Giustizia, tra alti e bassi, luci ed ombre.
In copertina, poi, non poteva mancare l’Arcangelo Michele, simbolo di una valutazione e di un giustizia che viene direttamente da Dio e che, perciò, non ha bisogno di processi e pericoli di prescrizioni…