CASA LECCE / LA CONFERENZA STAMPA DELLA SOCIETA’. STICCHI DAMIANI, DE PICCIOTTO E CORVINO TRACCIANO LE LINEE PER IL FUTURO. ECCO CHE COSA HANNO DETTO

di Mattia Ala_________

Questa mattina presso il Palazzo Banco di Napoli i vertici societari del Lecce (nella foto) hanno illustrato  il progetto  per il prossimo campionato.

Di seguito le dichiarazioni di Sticchi Damiani, De Picciotto e Corvino:

SAVERIO STICCHI DAMIANI (PRESIDENTE LECCE): “Abbiamo parlato lo scorso anno di progetto pluriennale per vedere la nascita di un percorso che andava costruito da zero, e l’orizzonte stabilito era triennale. Ciò non vuol dire che entro i tre anni si andrà sicuramente in A, oppure che la massima serie non si possa toccare prima. I campionati sono imprevedibili, basta un rigore per modificare l’esito di una stagione. 

Infatti dissi che qualora ci fosse stata l’opportunità per accorciare i tempi. l’avremmo colta al volo. Ci siamo spesi come non mai come società per provare a raggiungere la A, con un premio promozione altissimo che avrebbe potuto raddoppiare gli ingaggi dei calciatori. 

La società non vuole salire?  Sono barzellette che vanno stroncate. Non esistono società al mondo che non vogliono essere promosse in categorie superiori. Basti pensare che la massima serie avrebbe potuto garantire un introito supplementare di 50 milioni, che ora non ci sarà”.

PATRIMONIO TECNICO : ” Vado a ritroso. Abbiamo iniziato un percorso in C, e poi in B, in cui si è lavorato bene. Sono onesto, con la retrocessione  abbiamo perso un patrimonio tecnico  di circa 30 milioni che avremmo potuto integrare,  ma non è successo. Ora, a parte Gabriel e Gallo , del campionato di A non ci è rimasto nessuno. Tutti gli altri li avevamo già dalla B”.

PARACADUTE: “Il paracadute? E’ stato dimezzato dal contributo di solidarietà, più dagli stipendi alti che ci portavamo dalla A e dal pagamento pluriennale di calciatori stabilito negli anni scorsi. .  Il paracadute è utile se accompagnato da patrimonio tecnico, la Spal per esempio ha venduto Petagna. Noi invece abbiamo dovuto versare ulteriori risorse. Quindi è come se il paracadute non fosse mai arrivato”.

FALCO: “La Stella Rossa non ha rispettato il pagamento della prima rata di Falco, avvieremo un contenzioso….”.

CORVINO: “Assieme ai soci abbiamo lavorato alacremente. Corvino, poi, ha fatto gli straordinari. Grazie a lui abbiamo migliorato non solo il nostro tasso tecnico, con tanti giovani che hanno esordito in prima squadra. Abbiamo effettuato, inoltre, 15 acquisizioni a titolo definitivo per la Primavera e l’Under 17. Molti di questi esordiranno in prima squadra. per non parlare delle spese per strutture e nuove figure professionali “.

DIFFICOLTA‘: “Abbiamo iniziato questa stagione con i cosiddetti mal di pancia, col direttore abbiamo dovuto battagliare tantissimo.  E’  frequente infatti che società blasonate che retrocedono in B si ritrovano a lottare per la retrocessione se hanno questo tipo di problemi. Vi confesso che se avessimo perso la gara contro il Vicenza, in cui mancavano Falco e Pettinari,  avrei avuto paura di lottare per la salvezza.  Poi quella partita la vincemmo grazie a Pablo Rodriguez, uno dei tanti giovani che ci ha permesso poi di migliorare il nostro rendimento nel girone di ritorno”.

FUTURO: “La mancata A costa, abbiamo perso circa 50 milioni. Per l’iscrizione alla B metteremo altre risorse di tasca nostra.  Se vai nella massima serie ci sono una serie di pendenze, come il pagamento di tasse, e stipendi ,  che vengono garantite, mentre se resti tra i cadetti vanno saldate  interamente. Lo abbiamo fatto in questi giorni. .  In ogni caso siamo pronti a ripartire, seppur con un budget contenuto”.

STADIO: “Speriamo che la convenzione col comune possa essere un’opportunità. Lo stadio è vecchio, e la manutenzione non poteva essere effettuata dal comune per mancanza di risorse. Pur non spettando al Lecce, ci siamo impegnati per circa 5,9 milioni. In futuro probabilmente ci sarà il pubblico, e proveremo a recuperare quella spesa con eventi non solo sportivi ma anche musicali. A proposito, faremo a breve dei lavori alla Tribuna Est”.

OBIETTIVO: “Non saprei rispondere a questa domanda, basti pensare al fatto che in questa stagione Entella e Venezia avevano lo stesso monte ingaggi. Adesso potrei dire una cosa che non può verificarsi. Dipende da come lavoreremo”.

PETTINARI: “Ad ottobre abbiamo offerto un rinnovo a Pettinari, che legittimamente ha rifiutato. Il ragazzo poi a gennaio si è guardato intorno per cercare il contratto con le cifre che desiderava, ma non è arrivato”.

DE PICCIOTTO: “Smentisco le voci che lo volevano lontano dal Salento. Renee si impegnerà maggiormente con noi, probabilmente con una presenza fisica nel Cda, che nei prossimi mesi andrà rinnovato. Siamo pronti a ripartire, con rigore ed entusiamo”.

 

 

RENE’ DE PICCIOTTO (AZIONISTA DI MAGGIORANZA LECCE): “Anche alla mia età, 77 anni, è possibile parlare di calcio. Sono contento di farlo qui  a Palazzo Bn, non perché sia mio, bensì per ciò che rappresenta.  Tre anni fa sono arrivato nel Lecce grazie a Liguori, poi gli altri soci mi hanno fatto conoscere questo palazzo che abbiamo ristrutturato. Quanto alla società, volutamente sono rimasto fuori dal Cda pur avendo la maggioranza, in quanto non avevo la qualifica necessaria.

TEMPI NUOVI: “Abbiamo visto passare un treno da 40 milioni e lo abbiamo perso per ben due volte. Il tempo è cambiato, non esistono più i mecenati degli anni Settanta e Ottanta che buttavano i loro soldi. Quanto al Lecce non sono un tifoso passionale, ma ragionevole”.

FUTURO: “Vi dico una cosa, tutti i soci hanno un patrimonio che non può essere sacrificato interamente per vari motivi, lavoro, famiglia, e noi possiamo garantire solo un impegno ragionevole.

Dietro di noi non esiste nessuna banca, e  non abbiamo fatto alcun debito o nero, come avevo chiesto.

Bisogna essere ancora più rigorosi riguardo al futuro, i rigori sbagliati sul campo vanno aggiustati in società. Si può fare solo questo per non precipitare. Io possiedo 60 società, tutte in utile, eccetto i giallorossi, che vorrei riportare in utile. Come fare? Investendo nei giovani. Sono disposto ad appoggiare la società, ma ho chiesto un cambiamento nella governance. Oggi abbiamo una mancanza di pugno a livello direzionale, mancano dei bilanci certificati e altre procedure. Il mio futuro ruolo è ancora da definire, ma l’importante che ci siano rigore e disciplina”.

 

Infine ha preso la parola PANTALEO CORVINO, responsabile dell’area tecnica:

“Siamo amareggiati per la Serie A persa così, dopo i punti di vantaggio che avevamo. 

Ogni ds lavora con le linee guida della società, in questo caso rigore e patrimonializzazione. 

Dopo essere stato scelto dalla società, ho determinato la ristrutturazione della mia area di competenza, quella tecnica. Abbiamo scelto nuovi uomini, e migliorato le strutture.

Il Settore giovanile? Abbiamo fatto esordire tanti ragazzi giovani e ancora oggi mi sento dire dopo 20 anni che non si lavora con i ragazzi del territorio. Il calcio ora è globalizzato, il campanilismo o provincialismo non deve esserci. Bisogna poi portare alle società per cui si lavora i conti.

Corini e Baroni? “Corini ho dovuto sceglierlo in poco tempo in base ai suoi trascorsi importanti, non tendendo conto della valutazione economica. Ora con il nuovo allenatore abbiamo convenuto fidanzarci un anno, per poi eventualmente decidere di sposarci”. 

PETTINARI? “Io sono figlio di questa terra, ascolto una parte dei nostri tifosi e mi meraviglio del fatto che non si tenga conto di alcuni dati. Allora Pettinari, visto l’attaccamento che avete verso certi giocatori, è stato a Lecce 1369 minuti con 1 gol ogni 342 minuti . Stepinski, che ha sempre fatto la A, 9 gol ogni 177. Stefano, inoltre, non resterà in quanto giocando con un 4-3-3, non possiamo affrontare alti costi per lui, avendo già Coda e Rodriguez”.

Calciatori di fama?: “Non possiamo permetterci calciatori di fama a causa del loro ingaggio alto”.

 

Category: Sport