SEQUESTRANO CONNAZIONALE PER COSTRINGERLA A PROSTITUIRSI
Nella tarda serata di ieri 03 luglio 2013 i Carabinieri della Stazione di Ugento collaborati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Casarano e quelli della Stazione Cc di Taurisano hanno proceduto all’arresto per il reato di violenza sessuale, sequestro di persona, rapina, percosse e lesioni personali, di:
KOTSEVA RUMYANA cl. 87 di nazionalità bulgara in Italia, IVANOV IVAYLO cl. 88 di nazionalità bulgara in Italia.
I fatti hanno avuto inizio intorno le 07.30 del 03 Luglio 2013 quando I.O. ventitreenne bulgaro in Italia da pochi giorni insieme alla giovane moglie anch’ella bulgara chiama i Carabinieri in lacrime. All’arrivo degli uomini dell’Arma lo scenario che si presente è drammatico. In lacrime e con molte difficoltà linguistiche il giovane riesce a spiegare ai militari che, dopo averlo picchiato e rapinato di soldi e cellulari, la propria moglie, incinta al quinto mese, era stata portata via da alcuni connazionali con la forza e contro la propria volontà probabilmente in direzione di Brindisi per costringerla a prostituirsi. Immediatamente diramate le ricerche a tutti i comandi Carabinieri della provincia di Lecce e Brindisi i militari della Stazione di Ugento accompagnano presso la loro caserma il giovane al fine di meglio comprendere la situazione. Da quel momento è scattata una serie di frenetiche attività per i militari della Stazione di Ugento che ha permesso di rintracciare la giovane donna, di accertare le sue condizioni di salute e di appurare come siano andati effettivamente i fatti scoprendo così una verità drammatica. In effetti la ragazza, da poco in Italia con ben altre speranze, era stata portata con la forza via dai connazionali per costringerla a prostituirsi nel Brindisino contro la sua volontà ma l’intervento dell’Arma ha fatto desistere i prevenuti. Le immediate ricerche hanno consentito ai militari di rintracciare due dei connazionali rei di aver commesso tali delitti e tuttora si è alla ricerca di un terzo complice al momento non ancora meglio identificato.
Dell’intero accaduto è stato informato il PM di Turno presso la Procura di Lecce il quale ha disposto il fermo dei due cittadini bulgari e la loro traduzione a sua disposizione presso la casa circondariale di Borgo San Nicola.
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