IL REPORTAGE / “Non andrà tutto bene ma ce la faremo”

| 14 Maggio 2021 | 0 Comments

RISTORANTI E PIZZERIE RIAPRONO, PERO’ L’AFFLUENZA DEI CLIENTI A LECCE CITTA’ E’ ANCORA POCA

di Chiara Evangelista______

In questo tardo pomeriggio leccese le rondini sfrecciano nel cielo cobalto, l’odore di erba viva verde si fa pregnante all’olfatto.

I ragazzi tornano a ridere sotto le mascherine. Tra loro si riconoscono i maturandi che, gonfi di vita compressa, preparano le prove invalsi stravaccati sulle panchine della Villa Comunale. Ma si intravedono tra le vie barocche anche gli studenti fuori sede che, costretti a rientrare in terra natia per il virus, sfogliano i manuali sui gradoni del colonnato al convitto Palmieri.

La città torna a respirare, a rinascere, pian piano… La primavera la fa schiudere e scrollarsi le ombre di un altro inverno troppo cupo da sostenere. Gli ultimi raggi di sole si specchiano nel rosone di Santa Croce a promettere luce di nuovo avvenire.

E in questa dimensione dorata e azzurra, come nei quadri di Chagall, i ristoranti e le pizzerie provano a scommettere sui coperti da preparare. Le posate, alcune rigorosamente in plastica, sono posizionate con accuratezza vicino ai piatti. C’è una voglia di rimparare a fare quello che si faceva, di ricordare quelle regole di un gioco per cui si è stati troppo in panchina, aggiungendone di nuove: misurare la temperatura ai clienti, distribuire colonnine di gel perimetralmente ai tavoli…

I camerieri e i titolari della attività ad accogliere all’entrata hanno un sorriso ancora più aperto del solito, sebbene non riescano a nascondere le difficoltà che si celano dietro.

Il signor Nando  sta per sistemare i tavolini all’aperto quando lo raggiungiamo. “L’affluenza è ancora poca, ma ci proviamo…”. Lo sguardo cade sulle sedie impilate sul marciapiede che dovranno essere disposte per i clienti. L’unico modo per lavorare attualmente per i ristoratori è quello di ottenere una concessione di Occupazione Suolo Pubblico per dehors. Passeggiando per la città, tutte le attività sembrano essersi attrezzate in tal senso.

Il Comune di Lecce, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, ha introdotto delle deroghe al Regolamento per l’arredo urbano e dehors, riducendo la documentazione da presentare e le indicazioni da riportare nella planimetria. Le nuove disposizioni sono state previste per semplificare e accelerare l’iter per il rilascio delle autorizzazioni, incrementare le superfici massime di occupazione di suolo pubblico per tavolini, sedie, ombrelloni…

Inoltre, in caso di accordo tra più operatori, è prevista anche l’occupazione di suolo pubblico alternata per giorni, per consentire l’utilizzo della medesima area a più operatori commerciali.

Tuttavia ciò, per alcune attività, non è stato sufficiente. I locali che non sono idonei al rilascio dell’autorizzazione per collocare i dehors, per via del metraggio insufficiente, hanno le saracinesche abbassate. Poche ore fa il Governo ha annunciato che dal 17 maggio ci potranno essere nuove disposizioni per le attività ancora ferme.

 

 

Sarebbe possibile adottare, per i locali che non beneficiano dei dehors, impianti di ventilazione meccanica controllata? Questa tipologia di impianti garantirebbe un adeguato ricambio d’aria automatico nei locali interni. Ovviamente la capienza dei locali dovrebbe essere sempre ridotta e gli ingressi contingentati… Dato il costo degli impianti, si potrebbe pensare ad un bando pubblico a cui potrebbero partecipare i titolari dei ristoranti interessati per ricevere finanziamenti.

 

Poi, al governo i ristoratori chiedono, implorano, la fine del coprifuoco, quanto meno l’estensione dell’orario consentito per uscire almeno fino a mezzanotte.

 

 

Mentre questi pensieri brulicano, lo sguardo è rapito da un cartello affisso sul dehors di un bar: “NON ANDRÀ TUTTO BENE MA CE LA FAREMO” (nell’immagine di copertina, in alto). E intanto dall’altro lato della strada una cameriera è seduta sconfortata fuori dal locale a giocherellare con il telefono, in attesa dei primi clienti… Ed è subito sera.

 

 

 

 

Category: Costume e società, Cronaca

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