AGGUATO NELLA NOTTE, FREDDATO EX CARABINIERE/ ISCRITTI DUE NOMI NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI
di Chiara Evangelista______
Prende sempre più piede la pista legata alla sfera privata della vittima. Per l’omicidio dell’ex carabiniere, Silvano Nestola, compaiono due nomi nel registro degli indagati.
Si tratta dei genitori della donna di San Donaci con cui il militare aveva avuto una relazione, dopo la fine del suo matrimonio.
Nei giorni scorsi i carabinieri hanno provveduto a sequestrare i fucili legittimamente detenuti dalla famiglia del brindisino e le armi sono state inviate a Roma per gli accertamenti balistici da parte dei Ris. Si attendono nelle prossime ore i risultati.
Ancora però risultano ignote le dinamiche dell’omicidio: qual è la macchina utilizzata dal killer per raggiungere contrada Tarantini, tra Copertino e San Pietro in Lama? Dov’è stata parcheggiata? Ci sono dei complici che avrebbero aspettato in auto il killer per poi fuggire via dopo la commissione del reato? Ma soprattutto… Dov’è l’arma del delitto?
Nei giorni scorsi sono stati effettuati sopralluoghi con le unità cinofile per cercare di ritrovare il fucile che ha messo fine alla vita dell’ex maresciallo di Copertino. Ma al momento non è stato rinvenuto.
Iniziano a farsi le prime supposizioni, le prime ricostruzioni in merito ai fatti. I risultati dell’autopsia e degli accertamenti balistici, attesi nei prossimi giorni, potrebbero avere senz’altro un ruolo determinante nell’orientamento delle indagini che, al momento, sembrano virare verso un’ipotesi di delitto passionale.
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