AGGUATO NELLA NOTTE, FREDDATO EX CARABINIERE / IL VERTICE IN PROCURA DEGLI INQUIRENTI E LA POSSIBILE SVOLTA DELLE INDAGINI CON GLI ESITI DEGLI ULTIMI RILIEVI
di Chiara Evangelista______
È passata più di una settimana da quando Silvano Nestola, ex maresciallo dei carabinieri, è stato freddato all’esterno della casa della sorella minore, in contrada Tarantini, tra Copertino e San Pietro in Lama. Ieri il pm Paola Guglielmi si è riunita in un vertice con il Procuratore Leonardo Leone De Castris per fare il punto della situazione e approfondire la posizione dei sospettati.
La svolta delle indagini potrebbe essere vicina.
Eppure ci sono ancora interrogativi palpitanti e pressanti da placare: qual è il movente del delitto? Dov’è l’arma da fuoco che ha spezzato la vita all’ex carabiniere?
I parenti della vittima chiedono e meritano giustizia. Copertino ancora ansima nel ricercare risposte ad una vicenda che ha sconvolto i suoi abitanti.
Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, un uomo dal volto coperto ha imbracciato un fucile, provocando la morte dell’ex carabiniere. Perquisizioni, sequestri, sopralluoghi con le unità cinofile… Le indagini blindate nei giorni scorsi non si sono arrestate. Si ricerca ancora l’arma del delitto di cui potrebbe essersi sbarazzato il killer, gettandola tra le sterpaglie delle campagne limitrofe all’abitazione in cui si è consumata la tragedia.
Attualmente si aspettano i risultati degli accertamenti balistici, eseguiti nei giorni scorsi dai Ris di Roma, e l’autopsia che verrà effettuata nelle prossime ore dal dottor Roberto Vaglio, a cui è stato conferito l’incarico. I risultati dell’autopsia permetteranno di capire la distanza da cui il killer ha sparato e di ricostruire meglio le dinamiche dell’omicidio.
Seguiremo gli aggiornamenti relativi alla tragedia, nell’attesa che sia identificato dagli inquirenti l’autore del reato e si possa capire come e perché ha stroncato nel sangue la vita di un uomo tranquillo, che aveva portato a cena dalla zia il suo bambino piccolo.
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