NOVITA’ EDITORIALI / GLI OCCHI DELLE SCRITTRICI UCRAINE

| 10 Maggio 2021 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

‘Negli occhi di lei. Antologia di scrittrici ucraine contemporanee’, edito Besa Muci, 2021 (pagine 184, 15 euro) è una raccolta di racconti interamente dedicata alla prosa femminile ucraina, raccolti da Lorenzo Pompeo, che è anche il traduttore degli scritti.

Sono diverse le narrazioni che la compongono, differenti per stile, contenuti, messaggio che contengono, tutte nate dalla penna di autrici ucraine protagoniste assolute del panorama letterario del loro Paese, ma pressoché sconosciute in Italia.

Decisamente particolare la prosa femminile ucraina e fortemente interessante, non solo analizzandola dal punto di vista letterario, ma anche da quello socio-culturale.

Basti pensare che la lingua stessa è stata potentemente influenzata dalle vicissitudini che la nazione ha attraversato e proprio per questo, scrivere in ucraino non è così scontato e semplice, come può essere per qualsiasi scrittore di qualsiasi altra nazione.

Una raccolta, quindi, che contiene ‘un campione variegato di scrittrici’, già molto differenti tra loro, per scrittura e contenuti riportati, che appartenenti a epoche differenti, rendono alquanto difficoltosa la ricerca di punti in comune tra loro. Quello che si può, con certezza, ammettere che questo ‘Negli occhi di lei’, consegna al lettore una lettura che sa di nuovo, di grande impatto emotivo e offre spunti di riflessione e ragionamenti su una realtà letteraria, che merita tutta l’attenzione del lettore italiano.

Come afferma nella introduzione il curatore Pompeo: “Un altro elemento importante che vale la pena mettere qui in luce è il ruolo della città di Kyjiv, unico e centrale nella prosa di queste autrici. La capitale rappresenta il centro dove converge la vita culturale del paese, il luogo dove pulsa la vita moderna, l’unica vera e propria me-tropoli ucraina. Anche le scrittrici nate nelle regioni più remote prima o poi quasi sempre si trasferiscono a Kyjiv. Per diversi motivi le storie ambientate in altre regioni assumono un colorito locale, una sorta di ‘retrogusto provinciale’ che però può aggiungere un sapore caratteristico a una narrazione, come nel caso del racconto di Maria Matios (nella foto, ndr).

Tuttavia in quasi tutte le autrici vi è un rapporto ambiguo con la metropoli: malgrado rappresenti la meta, il punto di arrivo, una volta raggiunto, vi affiora subito un sottile senso di disagio e di disorienta-mento, legati solitamente alla delusione delle promesse di una vita migliore. Ed è anche per questo che molte protagoniste delle storie ambientate a Kyjiv sognano terre lontane, viaggi in luoghi esotici o semplicemente un luogo dove sia possibile trovare una realizzazione nella sfera lavorativa e/o sentimentale, dove le due sfere possano convivere in armonia“.

Category: Cultura, Libri

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