LA “STRAGE” DI MULTE CON I NUOVI PHOTORED
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Giovanni D’Agata, presidente dell’ associazione Sportello dei Diritti, ci manda il seguente comunicato______
Lo scandalo leccese delle multe per i “nuovi photored” utilizzati anche per sanzionare l’errata canalizzazione quando l’appalto non lo prevede. Ben 4.838 su 5571 nei primi trenta giorni. Numeri impietosi per l’amministrazione che colpisce le tasche dei leccesi e gli addita d’indisciplina anche prima di aver un “parere” sulla legittimità delle infrazioni. Se così non sarà si profila anche un notevole danno erariale per multe accertate (e il cui servizio di postarizzazione si paga) e non legittime. Intervenga il Prefetto
La conferma giunge impietosa dai numeri rivelati direttamente dal Comando di Polizia Municipale di Lecce grazie all’intervento del consigliere comunale di maggioranza Antonio Rotundo: su 5.571 multe, ben 4.838 elevate per asserita “errata canalizzazione” nelle corsie solo nel primo mese (19 gennaio/20 febbraio) a causa dell’installazione dei 12 nuovi T-red su 6 incroci del centro urbano. Non per il passaggio con il “rosso” secondo l’articolo 146 comma 3 del C.d.S.. Si badi bene e ci teniamo a ribadirlo. Ma per un altro tipo di violazione, quella di cui all’articolo 146 comma 2 del C.d.S., il cui accertamento non è previsto dal contratto di appalto – come confermato anche dallo stesso Comandante della Polizia Locale Donato Zacheo – e che, perciò stesso, non può dare giuridica certezza della correttezza degli accertamenti a causa del vulnus originario alla base delle rilevazioni.
Una “strage” che noi dello “Sportello dei Diritti” avevamo ampiamente anticipato avendo ricevuto decine e decine di segnalazioni di utenti della strada pronti a fare ricorso e che in questi giorni si accingono ad inondare il Prefetto per il tramite del protocollo del Comune di Lecce che tra l’altro lavora a singhiozzo per le restrizioni previste in conseguenza dell’emergenza epidemiologica.
Un duro colpo alle tasche di cittadini, quasi tutti leccesi – stanti le restrizioni imposte dai recenti DPCM e ordinanze regionali che non consentono gli spostamenti tra comuni – spesso rei di un modesto superamento delle linee di canalizzazione come visionato da alcuni che hanno proposto accesso ai fotogrammi.
Una vera e propria vergogna da parte dell’amministrazione il cui primo cittadino, per la prima volta, ci ha sorpreso nel non aver preso posizione rispetto al nostro appello dello scorso 27 marzo, mentre gli stessi accertamenti continuano ad essere effettuati in una situazione giuridica oggettivamente “non chiara” e che avrebbe meritato almeno una pausa di “riflessione” e, quindi, quantomeno una sospensione in attesa del parere dell’avvocatura comunale preannunciato a seguito del nostro primo intervento pubblico.
A tal proposito, nel nostro comunicato, fra l’altro, ci eravamo permessi d’indicare la strada da seguire nell’esempio di Genova che rifletteva analoga problematica e i cui amministratori si erano cosparsi “il capo di cenere” avendo fermato il sistema e annullato migliaia di verbali in corso di notifica. Ciò anche perché al di là della possibilità di ricorso, ove fosse rilevata l’illegittimità di tali infrazioni, si potrebbe profilare un notevole danno erariale per le “casse comunali” per le migliaia di verbali notificati ed il cui servizio di “postarizzazione” si paga a caro prezzo.
Insomma, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a pagare sarebbe sempre “Pantalone”, ossia la cittadinanza leccese additata di generale indisciplina proprio dal suo governo cittadino così come i numeri ci stanno spietatamente ad indicare. E se non è intervenuto il sindaco in prima persona, chiediamo ora a gran voce un intervento del Prefetto stante il numero di cittadini coinvolti e le delicate questioni – fra cui un pubblico appalto che potremmo definire “monco” – sottese alla vicenda.
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PHOTORED E MULTE PER CAMBIO DI CORSIA: IL DISASTRO DEL COMUNE DI LECCE CHE VUOLE SOLO FARE CASSA.
A SAN CESARIO VERBALI ANNULLATI.
PRONTI A FARE RICORSO PER I CITTADINI, POI COMMISSIONE CONTROLLO E MOZIONE.
Negli ultimi giorni si è dibattuto molto sulla questione dei nuovi Photored in città, capaci di multare migliaia di leccesi per un cambio di corsia (neanche previsto dal bando in questione).
È opportuno che il Comune, in questo periodo, utilizzi ciò per fare cassa?
Gli eventuali ricorsi sarebbero vinti dai cittadini?
Sono già accadute situazioni analoghe in altre città ?
Ne ho parlato con l’amico avvocato Luigi Quarta Colosso, al quale ho chiesto un parere che riporto di seguito.
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Siamo dunque pronti a presentare tutti i necessari ricorsi insieme all’Avvocato e, nel caso in cui il Comune di Lecce non facesse marcia indietro su questa assurda situazione, a convocare una Commissione Controllo o a presentare apposita Mozione in Consiglio Comunale.
I cittadini, soprattutto in questo periodo, non devono essere tassati e tartassati da questa Amministrazione.
Lecce, 14/04/2021
Cons. Giorgio Pala
Avv. Luigi Quarta Colosso
La vera discriminante sulla multa per invasione della corsia di svolta è se questa sia comminata per una colpevole e pericolosa occupazione di tale corsia. Avendo ricevuto rassicurazioni dal comandante della polizia municipale che la sanzione non viene emessa automaticamente ma solo dopo la visione del video da parte di un ufficiale, la multa, che è giustamente inferiore a quella per il passaggio con semaforo rosso, appare quindi legittima perché interviene su un comportamento sia pericoloso che irrispettoso verso chi sosta incolonnato nella corsia giusta.
Il numero elevato di multe in fase iniziale calerà nel tempo perché il comportamento degli automobilisti sarà sempre più improntato al rispetto delle norme. Si valuti invece l’opportunità, dopo l’analisi dei dati dei primi mesi, di spostare alcuni photored in altri incroci, forse più pericolosi.
“In questi giorni sui social media alcuni cittadini destinatari di sanzione per infrazione semaforica, hanno lamentato l’impossibilità a visionare il fotogramma della sanzione. I photored, in questo caso, non hanno rilevano solo il passaggio con il rosso, ma anche l’aver oltrepassato la linea d’arresto o aver invaso l’altra corsia.
A detta dei cittadini queste infrazioni, se effettivamente avvenute, sarebbero state per poche decine di centimetri ma attualmente i cittadini lamentano l’impossibilità di visionare i fotogrammi, chiedere chiarimenti e magari poter contestare la sanzione, perché non si può accedere al comando di polizia locale per le norme anti covid”.
Lo dichiara Arturo Baglivo, consigliere comunale del M5s.
“I cittadini che si recano al comando possono comunicare solo tramite citofono. Non è attivo un indirizzo internet dove si possa visionare, previa autenticazione, le immagini per consentire, qualora visionato il fotogramma avessero certezza di aver commesso l’infrazione, il pagamento della sanzione nei tempi (cinque giorni dalla notifica) al minimo con la riduzione prevista dalla legge. Dalla pagina dedicata è possibile l’accesso al servizio digitale tramite Spid ma non è possibile compilare un form on-line ma occorre scaricare un modulo da compilare e allegare. Tuttavia, il modulo non è scaricabile perché indirizza ad una pagina di errore, vanificando così la possibilità di invio telematico immediato.
Ho chiesto quindi al sindaco e alla giunta come intendano agire per consentire, a chi ha il dubbio di essere stato sanzionato erroneamente, di visionare il fotogramma relativo alla propria infrazione per poter decidere nei termini concessi.
Ho chiesto, inoltre, quali provvedimenti intendano attuare nell’immediato per garantire l’accesso ai servizi di sportello essenziali dell’amministrazione comunale e in particolare a quelli della Polizia Locale e se non sia opportuno pensare a un servizio telematico, previa autenticazione, di chat o videochat con i cittadini”.
Sul tema relativo all’utilizzo dei photored in città per il contrasto alle infrazioni agli incroci semaforizzati, si invia di seguito dichiarazione dell’assessore alla Polizia Locale Sergio Signore:
“Come annunciato al momento dell’attivazione dei photored in dotazione al comando di Polizia Locale, l’amministrazione intende avviare un’analisi dei risultati ottenuti in termini di repressione dei comportamenti scorretti alla guida e di tutela della sicurezza stradale, valutando se mantenerli in funzione sugli stessi incroci finora monitorati o redistribuirli su altri incroci che presentano criticità o che sono stati teatro di incidenti gravi.
Insieme alla commissione traffico presieduta da Ernesto Mola e ai consiglieri avvieremo fin dalle prossime sedute un confronto costruttivo, teso a ispirare un utilizzo di questo fondamentale strumento che sia sempre più corrispondente alle esigenze di sicurezza dei cittadini. E potremo così verificare – come giustamente suggerito dal consigliere Rotundo – se la eccezionalità del dato di Via Monteroni è legata a responsabilità degli automobilisti oppure a ragioni oggettive, strutturali e di contesto dell’incrocio”.
Sul tema della gestione degli impianti photored presenti su sei incroci cittadini, si trasmette di seguito intervento dell’assessore alla Polizia Locale Sergio Signore:
“Dopo il confronto in commissione consiliare Mobilità e come preannunciato al momento dell’installazione dei dispositivi di rilevazione delle sanzioni, l’amministrazione ha valutato l’opportunità di spostare i photored di Via Monteroni/Viale Grassi e Viale Giovanni Paolo II.
Preciso che le sanzioni per il cambio di corsia, relative alla violazione dell’art.146 co. 2 e 3 irrogate a seguito di accertamento effettuato dai photored che saranno spostati sono pienamente legittime, fatto peraltro confermato dalle diverse sentenze del Giudice di Pace sui ricorsi presentati dai cittadini sanzionati.
Lo spostamento dei photored è motivato da ragioni di opportunità: per quanto riguarda viale Giovanni Paolo II imminenti lavori di modifica alle infrastrutture di circolazione stradale dovuti alla messa in sicurezza della svolta per via Poli, per quanto riguarda via Monteroni l’attenta osservazione del traffico automobilistico ci fa ritenere di concerto con il dirigente e comandante della Polizia Locale che lo strumento repressivo non sia sufficiente da solo a modificare la radicata abitudine di impegnare l’incrocio per proseguire dritti, indifferentemente dalla segnaletica orizzontale che impone una canalizzazione precisa. Per questo, più che continuare a irrogare sanzioni rilevate automaticamente, l’amministrazione preferisce approfondire e valutare interventi sulla viabilità. Come ho sempre ribadito, non ci interessa far cassa con le multe, ma migliorare la sicurezza stradale con i mezzi più efficaci ed opportuni, ed è quello che faremo”.
Il Comune prende in giro tutti i leccesi, i photored non sono mai stati spenti.
Dopo settimane di polemiche e multe a raffica per errata canalizzazione, lo scorso 8 giugno l’assessore alla Polizia Locale, Sergio Signore, annunciava con comunicato stampa ufficiale lo spegnimento dei due dispositivi installati presso via Monteroni, angolo viale Grassi, e viale Giovanni Paolo II.
Il 9 giugno tutti i giornali riportavano la notizia a caratteri cubitali e in città si tirava un sospiro di sollievo.
Ma questa notizia è falsa. I photored sono sempre là, più attivi che mai e nessuno ha mai provveduto a spegnerli o a spostarli. Ne ho avuto conferma.
Solo nel periodo compreso tra il 19 gennaio e il 17 marzo, meno di 2 mesi, le multe elevate erano arrivate a quota 9.300, di cui 8.620 verbali si riferivano solamente all’incrocio di via Monteroni con viale Grassi. Oggi sicuramente parliamo di un numero ben più alto. Un dissanguo per gli automobilisti leccesi che si sono visti multare, per la maggior parte, per occupazione della corsia errata.
Sappiano tutti i cittadini di Lecce che le decine di migliaia di sanzioni per il cambio di corsia sinora elevate sino ad oggi sono tutte legittime e vanno pagate, così come è stato confermato dalle diverse sentenze del Giudice di Pace sui ricorsi presentati dagli automobilisti sanzionati e che, quindi, anche l’annuncio del consigliere Antonio Rotundo sulla valutazione dei presupposti per il ritiro in autotutela dei verbali emessi è una bugia stratosferica.
Non comprendo il motivo di tale abietta menzogna somministrata alla città, ed esprimo un triste biasimo sul comportamento così superficiale di tutta l’Amministrazione di Carlo Salvemini che ha dimostrato anche in questa occasione una discutibile moralità.
Di seguito la replica del vice sindaco e assessore alla Polizia Locale Sergio Signore alle dichiarazioni del consigliere Andrea Guido sui photored:
“Nessuna notizia falsa. Il consigliere Guido, come non di rado succede, prende un abbaglio: non abbiamo mai parlato di “spegnimento”, ma di spostamento per ragioni di opportunità dei photored di Via Monteroni/Viale Grassi e Viale Giovanni Paolo II.
Una procedura che, come è facilmente intuibile, comporta dei tempi tecnici fra pratiche burocratiche e affidamento dei lavori.
Abbiamo già iniziato i sopralluoghi nei siti di destinazione dove verranno trasferiti e, secondo i tempi stimati dalle ditte, lo spostamento dovrebbe avvenire entro il 20 luglio.
Ribadisco, come già detto più volte, che le sanzioni per il cambio di corsia, relative alla violazione dell’art.146 co. 2 e 3 irrogate a seguito di accertamento effettuato dai photored che saranno spostati sono pienamente legittime, fatto peraltro confermato dalle diverse sentenze del Giudice di Pace sui ricorsi presentati dai cittadini sanzionati”.
Accolta la nostra richiesta, stop da subito alle rilevazione automatiche all’incrocio di viale Grassi con via Monteroni.
La mozione presentata da me insieme a Pierpaolo Patti iscritta all’ordine del giorno del consiglio comunale di stamattina e contenente la sospensione immediata del controllo automatico delle infrazioni per errata canalizzazione all’incrocio di via Monteroni è stata accolta dalla giunta che ha assunto l’impegno allo stop immediato dell’uso del photored nelle more del suo spostamento ad altro sito.
L’assessore Signore infatti a nome del governo cittadino ha confermato che il photored sarà spostato ed ha dichiarato che a quell’incrocio non ci saranno più sanzioni.
Nel mio intervento di illustrazione in aula della mozione ho sottoposto all’attenzione del consiglio i dati sinora disponibili e relativi alle sanzioni nel periodo 19 gennaio/3 aprile, dati che parlano da soli.
Totale multe 12.555 di cui 1.767 per passaggio con il rosso e 10.788 per errata corsia, delle quali ben 10.511 solo all’incrocio di via Monteroni.
Come si evince chiaramente dai dati l’urgenza ad intervenire riguarda l’incrocio di via Monteroni.
In data 8 giugno era stata comunicata alla commissione traffico la decisione di spostare il photored, ora in presenza di tempi tecnici non brevi che prevedono lo spostamento entro il 15/20 luglio c’è l’impegno espresso oggi in aula , nelle more di tale spostamento, di sospendere le rilevazioni del photored, raccogliendo in questo modo le preoccupazioni che a nome di tanti nostri concittadini abbiamo rappresentato con la nostra iniziativa.
“Rescindere il contratto con l’azienda dei photoread e investire le risorse in educazione stradale”.
È la richiesta tassativa, presentata tramite mozione, di Artuto Baglivo, consigliere comunale del M5s.
“Gli impianti photoread sono operativi da gennaio scorso e hanno rilevato migliaia di infrazioni semaforiche, compreso il cosiddetto salto di corsia – prosegue Baglivo – alcuni di questi impianti hanno presentato criticità legate alla struttura dell’intersezione, tanto che è stato previsto il loro spostamento su altre intersezioni.
Tenuto presente che l’obiettivo dell’amministrazione è incrementare la sicurezza sul territorio urbano, anche attraverso la prevenzione delle situazioni di pericolo generate dal mancato rispetto delle norme sulla circolazione stradale da parte dei conducenti dei veicoli, e che il posizionamento di rotatorie riduce drasticamente le criticità delle intersezioni, chiedo che si proceda al recesso, con chiusura anticipata, del contratto di locazione, installazione, manutenzione ordinaria e straordinaria di postazioni fisse omologate per il controllo automatico del passaggio con semaforo rosso (art.146) del codice della strada e connesse attività di gestione, purché non comporti oneri per l’amministrazione. Si punti, invece, – conclude Baglivo – a investire parte delle somme recuperate nella progettazione e realizzazione di anelli stradali a senso unico in quelle intersezioni a maggior rischio di incidentalità e a investire in una campagna di educazione a un corretto comportamento nell’osservanza delle norme del codice della strada”