‘COME MAI NON FUNZIONA IL PARCO CANILE COMUNALE?’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere comunale Andrea Guido di Fratelli d’Italia ci manda il seguente comunicato______
Era il maggio del 2017 quando, alla vigilia delle elezioni comunali, gli esponenti politici dell’attuale amministrazione – all’epoca all’opposizione – polemizzavano sui ritardi registrati per l’ultimazione e l’attivazione del nuovo canile comunale in località Caracci Repelle. Qualcuno, come l’attuale assessore Paolo Foresio, sostenne addirittura che la struttura non fosse mai esistita e che fosse frutto della mia fantasia.
La struttura esisteva ed esiste ancora. Ma oggi è in stato di abbandono e nel totale degrado. Parliamo di un’opera che si sviluppa su un’area di 23.500 mq, un complesso polifunzionale di notevoli dimensioni costato 600 mila euro. E dopo 4 anni di amministrazione Salvemini, sono io a chiedere che fine abbia fatto il Parco canile comunale e come mai non sia ancora in funzione.
Caracci Repelle, per come è stato progettato, rappresenta un intervento strategico nella lotta al randagismo e alle problematiche connesse e permetterebbe, una volta a regime, un migliore controllo della spesa e della qualità del servizio di accoglienza e trattamento dei cani.
Era stata immaginata per stimolare e favorirne la frequentazione da parte di tutti i cittadini, delle scolaresche, degli anziani e dei diversamente abili, con l’obiettivo di creare un luogo in grado di assicurare ai suoi ospiti un reale benessere, nell’accezione più ampia del termine. In grado di soddisfare l’intera gerarchia di bisogni: fisiologici, sociali e di sicurezza, attraverso box tranquilli e ampi, dotati di singoli giacigli in grado di ricreare il microclima della tana.
L’idea chiave di tutto il mio progetto era quella di far coesistere l’aspetto prettamente sanitario con le finalità di recupero dei randagi, con il rispetto del loro benessere e con la funzione educativa didattica indirizzata ai bambini mediante percorsi guidati multimediali.
La struttura, in buona parte già realizzata e pronta all’epoca dell’insediamento dell’amministrazione Salvemini, è composta, in base al progetto, da diversi settori: canile rifugio, canile sanitario, pensione, toilette, negozio specializzato per cibo e accessori per animali da affezione, aula multimediale, parco giochi, parcheggio auto e pullman, residenza per il custode e area cimiteriale. Novità sostanziale di tutto il progetto: il servizio di funeral dog e l’impianto crematorio che avrebbe evitato l’uso dell’inceneritore dei rifiuti per lo smaltimento dei corpi degli amici a 4 zampe.
Oggi, a distanza di 4 anni, nessuno più ne parla. Gli uffici comunali e l’assessore al ramo non ne fanno più menzione.
Eppure si tratterebbe di un’opera che, una volta a regime, potrebbe risolvere l’annosa questione della mancanza del canile sanitario e, viste le dimensioni, potrebbe ridurre sensibilmente il costo del mantenimento dei cani leccesi presso le strutture private, che, come tutti sappiamo, è ingente e grava sulle tasche di tutti i cittadini.
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Di seguito dichiarazione dell’assessora al Randagismo Angela Valli in replica alla nota stampa del consigliere Guido avente ad oggetto i lavori di realizzazione del canile comunale in Contrada Caracci Repelle:
“Dovrebbe esistere un limite, anche nella polemica politica. Affermare, come fa il consigliere Guido, che il nuovo canile in contrata Caracci Repelle fosse pronto ad entrare in funzione nel 2017 è una falsità talmente grossolana da suscitare sorpresa.
Mi trovo costretta, pertanto, a ricostruire con dovizia di particolari e carte alla mano, a beneficio degli operatori dell’informazione e dei cittadini, il percorso recente di questa fondamentale opera pubblica, dal quale non potranno che emergere le numerose e abnormi lacune progettuali e procedurali che furono consegnate dall’uscente Guido a chi gli sarebbe succeduto, alle quali le amministrazioni seguenti hanno dovuto mettere faticosamente riparo.
Cominciamo dal 2017: il canile, al momento del passaggio di consegne dal precedente Rup all’attuale, risulta privo di opere e requisiti essenziali per la funzionalità all’uso previsto atteso. Ciò è certificato da una nota della Asl acquisita al Protocollo generale con n. 179846/2017 nella quale Asl elenca gli adeguamenti strutturali necessari alla messa in esercizio: riguardano la struttura della reception, dell’antibagno/bagno, dell’impianto fognante e la disponibilità di uno studio veterinario. La realizzazione di quest’ultimo, così come la disponibilità dell’acqua potabile, considerate condizioni ineludibili per la messa in funzione della struttura.
Dunque, nel 2017 l’opera era assolutamente incompleta e inadeguata ad essere messa in funzione.
Per reperire le somme necessarie ad effettuare le opere, l’A.C. partecipa al bando della Regione Puglia (DGR n. 1645/2017) che destina risorse alla realizzazione e/o ampliamento di canili sanitari e/o rifugi di proprietà comunale.
Nel marzo 2018, con la delibera di Giunta n.200, l’amministrazione di Lecce provvede inoltre a ridestinare la somma di 107.000,00 euro in favore dei lavori di adeguamento tecnico strutturali del nuovo canile, utilizzando fondi originariamente previsti per il canile sanitario di via San Nicola, atteso che, nel frattempo, il medesimo era stato definitivamente chiuso a causa di gravi carenze igieniche e strutturali (altro eccellente “lascito” dell’ex assessore Guido).
Del progetto di adeguamento del canile Caracci Repelle viene incaricata l’architetto Aurora Riga con determina dirigenziale 810/2017. La professionista elabora lo studio di fattibilità necessario a partecipare al bando regionale, dal quale il Comune ottiene (come da nota prot. gen. con n. 41626/2018 del 21/02/2018) l’ammissione a finanziamento dei “Lavori di adeguamento tecnico/strutturali per la messa in esercizio del Lotto A del nuovo Canile Rifugio comunale in località Caracci Repelle”.
Con nota prot. gen. n. 160185/2018, la progettista consegna il progetto esecutivo, aggiornato poi mediate nota al prot. gen. n. 160538/2018, che viene approvato con il relativo quadro tecnico economico con determinazione dirigenziale n. 211/2018.
Il Progetto Esecutivo “Adeguamento tecnico/strutturale e sistemazione del Canile Sanitario/Rifugio in località Caracci-Repelle” viene suddiviso in due stralci prestazionali: il primo, ad oggi concluso, inerente il completamento e la messa in funzione degli impianti idrico – fognante ed elettrico ed il secondo riguardante la fornitura, installazione e posa in opera delle strutture prefabbricate aventi funzione di spogliatoio per gli addetti ai lavori e di locale magazzino per il deposito del cibo e locale tecnico per gli impianti (quest’ultimo stralcio trasmesso a mezzo nota prot. Gen. n. 113430/2019). Con Determinazione Dirigenziale n. 719/2019 viene approvato il secondo stralcio di opere: “Impianti – Prefabbricati e Sistemazione del verde”. Attraverso procedura negoziata viene individuato il soggetto esecutore dei lavori.
Poi, interviene una nuova sorpresa: con nota prot. n. 88010/2020 il Rup comunica al Segretario Generale che, mediante verifica effettuata con il Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio, ha individuato sul P.T.T.R. (Piano paesaggistico territoriale regionale) vigente per l’area in questione il contesto “Prati e Pascoli naturali”, previsione successiva al 2015. Occorre dunque procedere ad una definizione della questione, sospendendo temporaneamente il procedimento di stipula del contratto con la ditta “R.I. SpA.”, aggiudicataria dei lavori.
In particolare, per rimediare alla “distrazione” risalente ai dell’assessore Guido, per la quale si era prevista la realizzazione di un canile su “prati e pascoli naturali”, occorre procedere ad una variante urbanistica attraverso una delibera di Consiglio Comunale e ad una rettifica – da parte dell’Ufficio Paesaggio della Regione Puglia – degli elaborati del P.T.T.R.
L’ufficio Paesaggio del Comune ha già pronta la proposta di delibera di Consiglio comunale avente ad oggetto la necessaria variante urbanistica da zona E/1 Zone agricole produttive normali a zona F/12 Servizi da destinare a canile comunale.
Contestualmente è stata presentata in data 03/12/2020 istanza di rettifica degli elaborati del P.T.T.R., di cui all’art. 104 delle N.T.A., presso la Regione Puglia – Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio.
Lo schema di deliberazione del Consiglio comunale di Lecce è già stato approvato all’unanimità in commissione urbanistica (con voto favorevole del consigliere Guido) il giorno 18/12/2020 e inserita nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 22/12/2020 – punto 8. Durante il consiglio, la medesima è stata poi ritirata dall’Assessore per attendere l’esito della deperimetrazione del vincolo del PPTR da parte della Regione.
Tra l’11 ed il 23 febbraio il Comune ha ricevuto dalla Regione tre richieste di integrazione, prontamente riscontrate, dopo le quali la Regione è finalmente in grado di effettuare la richiesta deperimetrazione necessaria a terminare i lavori.
La variante urbanistica andrà dunque in Consiglio al più presto e i lavori di completamento del secondo stralcio potranno riprendere, essere terminati in tempi brevi e l’opera potrà finalmente essere consegnata alla città. Dopo aver riparato alle carenze, inefficienze, e con questa nota anche alle strumentali polemiche, di chi ha preceduto l’attuale amministrazione, mancando i propri obiettivi”.