ALTRI TRE PUNTI, ALTRI QUATTRO GOL, IL LECCE ADESSO FA SUL SERIO: TROVA CONTINUITA’ E SCALA LA CLASSIFICA
di Mattia Ala______
Un Lecce sublime travolge 4-2 il Chievo al Via del Mare. Vediamo insieme i momenti salienti del match:
PRIMO TEMPO. Prima della partita il club di via Colonnello Costadura annuncia l’ingaggio dell’ennesimo giovane di belle speranze, Lucas Secansky, proveniente dallo Slovan Bratislava, che si aggregherà alla Primavera.
Come da pronostico, mister Corini sceglie la strada della continuità confermando la medesima formazione delle precedenti uscite, mentre dall’altro lato gli ospiti scendono in campo con un 4-2-3-1.
La squadra salentina scende oggi in campo con un completo speciale(nella foto), che richiama la divisa da gioco utilizzata nelle stagioni 1978-1979 e 1980-1981, per celebrare i 113 anni del club.
Partita frizzante fin dall’inizio.
Al secondo minuto subito occasione per il Lecce: lancio profondo di Lucioni per lo scatto di Coda, che in area serve Pettinari, ma il bomber romano non arriva di poco all’appuntamento col gol.
Verso il decimo minuto arriva il vantaggio dei padroni di casa: al limite dell’area tacco di Henderson che innesca Maggio, e il terzino veneto di sinistro lascia partire un bolide che si spegne alle spalle di Semper. L’ex Napoli nonostante le 39 primavere, sta letteralmente vivendo una seconda giovinezza nella città barocca.
Il Chievo è tramortito completamente dalla prestazione devastante della squadra di Corini, tuttavia al minuto 21 trova la forza per pareggiare: da corner assist al bacio di Renzetti per la zuccata di Obi che fulmina Gabriel.
Al minuto 24 altra occasione per i giallorossi: corner di Henderson, sponda di Lucioni per Coda, la cui conclusione viene murata da Rigione.
E’ solo questione di tempo, poichè l’Hispanico timbra il cartellino un minuto dopo con un destro imparabile all’incrocio per il 2-1.
Al minuto 38 tris dei salentini con un’azione bellissima confezionata in contropiede: Hjulmand bravissimo a rubare palla dopo un disimpegno errato di Obi, avanza fino al limite dell’area dove serve Coda, il quale di sinistro fa 3-1.
Prima della fine della prima frazione di gioco c’è gioia anche per Stefano Pettinari, che di testa realizza la prima marcatura salentina in assoluto. E’ 4-1. L’ex Trapani viene poi ammonito per aver leggermente sollevato la maglia durante l’esultanza. Decisione di Aureliano rivedibile.
Finisce qui. Lecce sublime sia dal punto di vista del gioco che da quello realizzativo.
SECONDO TEMPO.
Nel secondo tempo i salentini abbassano leggermente i ritmi, così i gialloblù provano a rientrare in partita, e al minuto 53 accorciano le distanze con una punizione di Mogos.
Al minuto 62 occasione divorata dai veronesi: penality concesso dal direttore di gara Aureliano ai ragazzi di Aglietti per un fallo di Gabriel su Canotto. Anche qui il fischietto di Bologna assume una decisione dubbia. Dal dischetto Leverbe spara alto per la gioia della squadra di casa.
Pochi minuti dopo altra ghiotta opportunità divorata dagli ospiti: retropassaggio errato di Henderson intercettato da De Luca, che scarta Meccariello ma non è preciso nella conclusione.
Prima della fine un’opportunità per parte, rispettivamente con Yalcin e De Luca, ma il gol non arriva.
Finisce qui.
Un Lecce sublime e magistrale, nonostante il calo del secondo tempo, riesce a portare a casa tre punti vitali nello scontro diretto col Chievo. Con questo successo, in virtù della sconfitta del Monza a Reggio Calabria e del pari del Venezia ad Ascoli, i salentini si portano ad una sola lunghezza dalla zona promozione diretta, assieme alla compagine allenata da Paolo Zanetti.
Prossimo impegno della squadra di Corini martedì proprio contro il Venezia al Penzo.
E’ il momento cruciale del campionato, insomma, difficile per tutti, anche perché spesso si gioca a distanza di pochi giorni: il momento della verità, cui il Lecce sembra intenzionato a rispondere alla grande.
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