ARTISTI SALENTINI / RENATO BUCCARELLA
di Raffaele Polo______
Lo conoscemmo negli anni Settanta a Gallipoli, nella insolita cornice della rotonda del Lido San Giovanni, in un andirivieni di persone in costume da bagno che pareva decisamente in contrasto con i soggetti della raccolta pittura di Renato Buccarella, gallipolino verace, trapiantato con ottimi esiti a Bologna dove l’atmosfera della ‘dotta’ città si è perfettamente amalgamata con l’aspro sentore della marina salentina, in un connubio che Buccarella ha fatto suo e non ha mai abbandonato.
Sono suoi i paesaggi e gli scorci di realtà campestri e cittadine (nella foto: “La conversazione nel cortile” – acquarello – 2003, ndr); ma anche le vivaci istantanee e qualche veloce schizzo, quasi un appunto di viaggio che lo porta, soprattutto con gli acquerelli, a spaziare nel mondo artistico più classicamente figurativo, che Renato dimostra di conoscere perfettamente nelle tecniche e nelle complesse rielaborazioni…
Ma bisogna specificare subito che il carattere dell’artista, schietto, legato alla Natura e alla celebrazione del Creato, venato da un pizzico di guasconesca velleità, si rivela tutto nei suoi dipinti, nei colori che predilige ben evidenziati, se pure non è alieno a lasciarsi incantare dalle sfumature di una pergola fiorita o di un tramonto salentino.
Per il resto, da buon artista che vive delle sue produzioni, Buccarella non esita a raffigurare, su richiesta, soggetti che finiscono per arredare, sempre più numerosi, le pareti di turisti e stimatori che riscoprono in lui il cantore accorato della positività di un mondo non contaminato e certamente idealizzato. Ma, proprio per questo, raffigurante una piacevole alternativa ai toni spesso, troppo spesso cupi del fine secolo…
Interprete della tradizioni familiari della gente del Sud, ma aperto a quello che la realtà emiliana gli consegna, sa, con occhio critico e accorato, raccogliere una eredità complessa come quella dei pittori che propongono la propria arte con modestia ma con coscienza delle proprie capacità, pronti ad adombrarsi se la critica ufficiale e più impegnata non valuta con giustizia ed equanimità la onesta fatica.
Buccarella, per anni, ha caparbiamente voluto esporre alla rotonda del Lido San Giovanni di Gallipoli, diventando presto un vero e proprio simbolo delle meravigliose ed irripetibili estati di quegli anni che, adesso, rimpiangiamo sicuramente. E chi ha in casa un suo dipinto, con qualsiasi soggetto raffigurato, provi un curioso esperimento: avvicinandosi alla elaborata cornice (Renato aveva una predilezione per le belle cornici…) si concentri e sentirà, da subito, il brusio della gente felice al mare.
Un mare calmo, con la risacca rassicurante e la trasparenza che solo le marine gallipoline sanno esprimere…E capirà che quello, proprio quello era l’intento di Renato: restituirci la felicità del ricordo dei tempi passati. Un meraviglioso risultato che solo lui sapeva come far emergere da un semplice dipinto.