IL QUARTO D’ORA DI CELEBRITA’ – PURE MEZZ’ORA – DEL SENATORE EX M5S LELLO CIAMPOLILLO

| 20 Gennaio 2021 | 0 Comments

(g.p.)______Tanto, voto più, voto in meno, due voti in più, due voti in meno, il risultato in evidenza non cambia: questo governo si poggia su una maggioranza traballante, eterogenea, frammentata, disunita e litigiosa.

Il day after, l’evidenza è sotto gli occhi di tutti, le segreterie dei partiti ci stanno ragionando su, questa sera il presidente del Consiglio dovrebbe recarsi a colloquio con il presidente della Repubblica.

Vedremo.

Ma voto in più, voto in meno, gli occhi di tutti sono puntati più che altro su quelli che taluni chiamano “costruttori” e “responsabili”, tal’altri “traditori” e “voltagabbana”.

Sui social sono il centro di gravità permanente del “dibattito” politico di queste ore.

Ora, sappiamo che il parlamentare non ha vincoli di mandato. Sappiamo che le maggioranze si formano in Parlamento. Ma qual è il confine fra rispettabile scelta politica, per quanto contraddittoria o incoerente, e disagiato trasformismo? E qual è quello fra maggioranza parlamentare, per quanto raccogliticcia o estemporanea, e orientamento politico dei cittadini?

Comunque sia, oggi quelli a sorpresa che hanno votato a favore del governo sono balzati agli onori delle cronaca.

Primo fra tutti, Alfonso, detto Lillo, Ciampolillo, 49 anni, di Bari, al secondo mandato in Senato per il M5S, da un anno passato al  Gruppo Misto, dopo essersi allontanato dal suo partito, con cui spesso e volentieri si era trovato in disaccordo.

Il problema di Ciampolillo è però che ancora più spesso si trova ad essere in disaccordo con sé stesso.

Infatti, ieri ha votato sì alla fiducia al Governo.

Ma questo ci può ancora stare. La questione è come l’ha fatto.

Ne siamo stati testimoni oculari, possiamo riferire con precisione.

E niente, era finita la prima chiamata, era finita la seconda chiamata, la presidente Maria Elisabetta Casellati aveva rivolto come da prassi pure l’invito di rito: “Se c’è qualcuno che deve ancora votare si accomodi”, e insomma solo allora  apertis verbis aveva dichiarato conclusa la votazione.

Ma ecco che solo in questo momento Ciampolillo si è materializzato in aula, chiedendo di votare, come suo diritto, certo: ma provate voi ad andare a votare,come vostro diritto, in un normale seggio elettorale quando il presidente di seggio ha messo a verbale che la votazione è conclusa, e poi mi direte se vi avrà fatto votare oppure no.

Imbarazzo della presidente: che fare?

Ne è scaturita una lunga pausa di riflessione e di confronto fra i senatori questori e i senatori segretari, che addirittura hanno fatto ricorso alle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza in aula per stabilire il momento preciso dell’ingresso del nostro. I buontemponi che spopolano sul web hanno esercitato la loro compunta ironia a tal proposito parlando di consulto al Var, come fa l’arbitro nelle partite di calcio per dirimere i casi controversi.

Solo che il consulto Var è durato mezz’ora.

Il genio intellettuale di Andy Warhol sosteneva che “Ognuno avrà il suo quarto d’ora di celebrità“, prima o poi. Troppa grazia, Alfonso detto Lillo Ciampolillo ne ha avuto mezz’ora.

Sono stati trenta minuti surreali, mentre tutti fremevano per conoscere l’esito della votazione e invece era tutto bloccato a causa di un senatore scomparso e ritornato in extremis: le televisioni che non sapevano più come tenere la diretta; i giornali che dovevano chiudere le pagine; le segreterie dei partiti in fibrillazione; i famigliari dei politici ansiosi per il proprio futuro…Il villaggio globale in corto circuito, e i Palazzi della Politica scossi dalle fondamenta…

Tutta colpa di Ciampolillo.

Che alla fine è stato ammesso a votare, e ha votato sì al governo, non solo, si è pure portato dietro un altro ritardatario ad accrescere il numero dei voti di fiducia raccogliticci, pardon, raccolti da Giuseppe Conte.

“Non ero in ritardo” – ha tentato di spiegare lui oggi – “mi ero preso il tempo per riflettere”. Magari un po’ troppo…Ma c’è da capirlo: a lui essere d’accordo con sé stesso riesce sempre difficile.______

LA RICERCA nel nostro articolo di ieri

ULTIM’ORA / IL SENATO METTE CONTE IN LOCKDOWN

 

Category: Cronaca, Politica

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