LA RIFLESSIONE / UN ANTIDOTO ALLA DISPERAZIONE
di Giuliana Silvestri______
In un momento storico di incertezza e preoccupazione generale, è doverosa una riflessione che lascerà spazio alla nostra voglia di riscatto e di ripartenza della vita.
Dopo ogni grande crisi c’è sempre una rinascita; ce lo insegna la storia attraverso le opere d’arte di un’epoca e di una società che le ha create. In questo tempo così difficile, la bellezza può trasformarsi nella chiave di volta per la rinascita umana, in quanto espressione di emozioni, sentimenti, sensazioni e pertanto aiuta ciascuno di noi a divagare e a riflettere sulle potenzialità umane; riscoprendo l’arte, riscopriremo la bellezza e noi stessi.
E’ bello tutto ciò che dona emozione e che può dare una sensazione positiva quando entra in contatto con noi, un dettaglio, una parola, può esercitare attrazione e trasmettere un’emozione dell’animo.
Di fronte ad una crisi esistenziale, si cerca rifugio nella bellezza per lenire la sofferenza individuale, nella ricerca di felicità e di benessere dell’anima e del pensiero. La bellezza, dunque, può essere l’unico possibile antidoto contro la disperazione, come schiere di filosofi, a partire da Platone, ci hanno insegnato sostenendo che l’anelito alla bellezza è un tratto caratteristico della natura umana.
Da circa un anno, purtroppo, ogni forma d’arte ha subito un rallentamento simile a un’inguaribile ferita: concerti, teatro, cinema, mostre, incontri letterari, tutto cancellato con un colpo di spugna che ci lascia sbigottiti!
Finora non si è parlato che di pandemia! Ma l’arte, la bellezza, possibile che il virus se le sia portate via? Ecco allora, come un viaggio virtuale riesca a farci estraniare dalle difficoltà del momento; la tecnologia digitale, di cui tutti beneficiamo, ci permette di goderci, comodamente da casa, meravigliosi viaggi all’insegna dell’arte e della cultura, piattaforme multimediali offrono i loro spazi virtuali per la presentazione di libri coinvolgendo il pubblico nella partecipazione interattiva ed infine rappresentazioni teatrali e film che ci consentono una fruizione apparente di tanta bellezza.
Ma il ricordo nostalgico e mai sopito di quello stupore trepidante dinanzi ad un’opera d’arte nel museo, l’emozione all’aprirsi di un sipario, l’entusiasmo di partecipare a una manifestazione letteraria, a un concerto live o la magia di un film, in una sala cinematografica, nel bisogno di abbandonarsi alle immagini e al racconto per sognare ad occhi aperti, continua a farci sperare in una riapertura dei luoghi di condivisione perché il bisogno di bellezza è un’emergenza del nostro tempo, una necessità dell’individuo, al momento smarrito e confuso, bisognoso di ritrovare un posto salvifico per sublimarsi e riconquistare la propria identità.
Category: Costume e società, Cultura