NOVITÀ EDITORIALI / ESCE “Il sarto dei piccoli strappi”, LA NUOVA SILLOGE POETICA DI ALESSANDRO CANNAVALE
di Chiara Evangelista______
Esce per “Les Flaneurs Edizioni” la nuova silloge poetica di Alessandro Cannavale (nella foto) “Il sarto dei piccoli strappi” (pp.125, euro 10). L’autore vive a Lecce da oltre dieci anni ed è ingegnere e ricercatore universitario presso il Politecnico di Bari.
La poetica di Alessandro Cannavale è sperone di roccia, unghia di pietra, luce sfilacciata di alba benpensante.
Cannavale tallona la “corrosione di congiure” per poi farsi custode di un catalogo di assenze e gemme. I versi sono segmento di moto, bordi di fogli gravidi di attesa. Una poesia strettamente legata al territorio, il Salento, che Cannavale fotografa con versi semplici e diretti ma che denotano i riferimenti poetici da cui l’autore attinge: da Bodini a Ungaretti.
Io non conosco il Sud:
gli sguardi di gesso dei santi
che fanno ancora gli inchini
ai balconi dei latitanti
Dalla prefazione di Vito Teti: “La ricerca ispirata dal paesaggio, riesce a trascenderlo diventando consapevolezza e persino scomoda rivendicazione di un posto, di un luogo per quegli ultimi, solitari, dimenticati dal mondo cui si vuole ridare cittadinanza”.
Il Sud che Cannavale descrive sono vie di pietra in cui i sogni dei ragazzi non trovano numero civico. “Ci sono mani e cuore/ nel fragore dei fallimenti;/ nei sogni bruciati, /rimasti come incenso, /sulla trama dei cappotti/ dei figli che vanno/ per dar casa a un senso”.
Le liriche si rivolgono ai randagi, ai precari. Sono versi “senza codice a barre” legati ad un Sud verso il quale l’autore si attribuisce il ruolo di “custode di meraviglie”.
Il Sole cade nel cielo
facendosi carne rossa.
Il rito che si consuma
trova la sua cattedrale
sulla chioma di un pino.
Il mio sangue brucia
in questa zolla di terra
sul sale di due mari:
ho scelto di credere
alle parole di una sirena
Alessandro ripercorre l’incanto perduto, accetta il tradimento dei luoghi vissuti per fare i conti con la “questione meridionale” che interessa il Sud da secoli ormai.
Cannavale difatti si conferma un intellettuale presente nel suo tempo: l’autore, nonché ingegnere, ha contribuito alla realizzazione del “Percorso bodiniano”, vanto per la città di Lecce e omaggio al poeta Vittorio Bodini nel cinquantesimo anniversario della sua morte.
Una poesia, dunque, impegnata, che si sporca le mani e che spinge Cannavale a farsi “sarto dei piccoli strappi”, ricucendo una memoria storica sbiadita di cui si necessita per la ricostruzione di un futuro che non sia azzoppato e ammorbato da vuote logiche consumistiche e arriviste.
Sono un acrobata maldestro,
cucio fiato in parole facili;
cado sul filo di gioie labili.
Scrivo male sotto dettatura,
ho mancina persino l’anima.
Per acquistare il libro:
https://www.lesflaneursedizioni.it/product/il-sarto-dei-piccoli-strappi/