PER SMALTIRE RIFIUTI DISTRUGGE UN PEZZO DI BOSCO
(Rdl)______Ignoranti? Irresponsabili? Criminali? Tutte e tre insieme? Fate voi. Lo scrivevamo una settimana fa, nel dare la notizia di rifiuti speciali bruciati su terreno agricolo e in area paesaggistica, per poterli smaltire in maniera illecita, nei pressi di Otranto.
Ma non c’è pace per il territorio salentino, insediato dalla desertificazione, colpito dall’uso di prodotti chimici in agricoltura, oppresso da discariche, inceneritori, impianti inquinanti, avvelenato nell’aria dalle emissioni nocive dell’Ilva, di Cerano e, ora che entrerà a regime, anche della Tap, e ripetutamente ferito per terra e per mare da incendi e da trivelle.
Come se noin bastasse per l’autodistruzione, ci sono anche quelli che, come se nulla fosse, inquinano con lo smaltimento illecito dei rifiuti in quantità industriale, capaci di dare il colpo di grazia ad un equilibrio della Natura qui da noi già abbondantemente compromesso.
E’ il caso – notizia di oggi – di una donna di 59 anni di Lequile, scoperta e denunciata a piede libero dai Carabinieri della Forestale con le accuse di gestione illecita di rifiuti, di lavori eseguiti in assenza di autorizzazioni, e di deturpamento di bellezze naturali.
Infatti, all’interno di un’area boschiva, era stata ricavata una porzione di superficie di 1.400 metri quadri (nella foto) su cui erano stati depositata a più riprese e opportunamente livellata un quantitativo di terre e di rocce da scavo di 2100 metri cubi.
Come scrivono di lei gli inquirenti nel loro rapporto “tale intervento ha compromesso irrimediabilmente quella porzione di bosco già interessata negli anni passati dal passaggio del fuoco, e da successivi tagli, eseguiti in maniera abusiva”.
Inoltre, i Carabinieri hanno disposto il sequestro del bosco a titolo preventivo e cautelativo, per poter salvare, quel che ne rimane.______
LA RICERCA nel nostro articolo del 27 novembre scorso
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