MODA / MODE – DALLA CINA CON FURORE
di Elena Vada______
Negli anni Ottanta, furoreggiavano i ristoranti cinesi. Era di moda (non trendy) mangiare “involtini primavera” e provare l’ uso delle bacchette, con gli spaghetti di riso o soya. Ci passavamo indicazioni, sui locali migliori, per menù e prezzi.
In breve, siamo diventati intenditori e degustavamo, con perizia, le novità.
L’ atmosfera, di quei ristoranti, era gradevole e particolare: decorazioni con draghi, lanterne, ventagli, geishe e quella musica, in sottofondo, noiosa (alle nostre orecchie) e ripetitiva. Un’ interminabile nenia.
I ristoratori cinesi, erano gentili, disponibili.
Ci piaceva il loro modo di fare, riverente: “Si, tignola… subito… io, capito… io, poltale..”
Negli anni Ottanta, dall’Oriente (Giappone), arriva anche l’ Alta-Moda. Sulle passerelle c’è Kenzo. Nei magazzini, appaiono prodotti orientali, d’ogni genere, che, risultano, qualitativamente, “scarsi”.
I capi d’abbigliamento, ad esempio, vengono confezionati sulle loro misure, quindi, poco adattabili alla corporatura occidentale, ma i prezzi sono, sempre, bassissimi.
Si moltiplicano i ristoranti. Mangiare cinese, diventa una consuetudine.
Ed eccoci, ai giorni nostri.
I cinesi non hanno bisogno di una ‘Chinatown”, sono, perfettamente inseriti, in ogni zona, rione, quartiere, della città, con ristoranti, negozi, grandi magazzini. Vendono di tutto. Sanno fare, ottimamente, di tutto: pizzaioli, parrucchieri, sarti, estetisti. Leader, nella tecnologia.
La qualità dei loro prodotti, è proporzionata, ai prezzi imposti. Le taglie, ormai, sono conformi a quelle occidentali.
La nuova generazione, nipote delle precedenti, si è formata nelle nostre scuole e, specializzata all’estero, nei migliori College.
Parlano, perfettamente, almeno tre lingue e, quando dicono: “Io, No Capito…” spesso, stanno mentendo, per liquidare , velocemente, l’acquirente, pedante o, poco intraprendente.
È la filosofia del: “Arrangiati, cliente, con questi prezzi, non facciamo, consulenza!”.
Non hanno tutti i torti. Ma, molti di noi, sono ancora abituati, alle coccole della vecchia e cara bottega, sotto casa, dove il gestore o la commessa, conosce il nome di battesimo, la storia della famiglia, ed i gusti personali, dei clienti abituali.
Bei tempi andati.
Boutique e botteguccia, hanno chiuso i battenti. Come competere, con i magazzini cinesi?
Certo, i loro, addetti alle vendite, non sono più, oggi, come negli anni ottanta, miti e riverenti.
Sono giovani uomini e donne, importanti imprenditori, consapevoli e decisi.
Competitivi.
Giusto!
Ma, garbo, cortesia, disponibilità, nel commercio, dovrebbero essere, “compresi nel prezzo!”
Dov’è finita la famosa, sapiente, amabile, ossequiosa, gentilezza Orientale, dei vostri Avi?
Marco Polo, di sicuro, non mercanteggerebbe, con voi.
Category: Costume e società, Cronaca
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