Che Natale sarà?
(Rdl)______Che Natale sarà, questo del 2020, annus horribilis della pandemia? Se lo chiedono in tanti, in questi giorni, a poco più di un mese di distanza. Le risposte arriveranno a ridosso del 3 dicembre, ultimo giorno compreso nelle disposizioni governative attualmente in vigore.
Da indiscrezioni giornalistiche si apprende questa mattina che il governo e i suoi comitati ed esperti vari stanno pensando ad uno scenario di questo tipo, sempre che la situazione attuale non si aggravi nel frattempo, ma anche se dovesse migliorare sarebbe uguale: regioni tutte in zona gialla; spostamenti fra una regione e l’altra consentite; niente feste di piazza a Capodanno; raccomandazione severa ad evitare feste private durante il periodo natalizio, abbracci e baci, con un massimo di sei persone per ogni casa; semplice scambio dei doni; negozi aperti con una fascia oraria più ampia dell’attuale; riapertura dei centri commerciali nel fine settimana; apertura anche serale per ristoranti e pub; limite per uscire delle 22 spostato in avanti di qualche ora.
Scenario confermato sostanzialmente dalle dichiarazioni rilasciate ieri sera in tv a La7 dal sottosegretario alla Salute Sandra Zampa (nella foto): “incontri solo fra gli affetti più cari, cinque, sei persone al massimo, è ovvio che non sarà possibile controllarlo, quindi a tutti verrà chiesto di limitare il più possibile le persone che si riuniscono. In questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra regioni, ma ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili deroghe. Dobbiamo fare lo sforzo di essere davvero il meno numerosi possibile: non è il numero in sé ma più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente, maggiore è il rischio.
A Capodanno non saranno permessi ritrovi in piazza e feste come negli anni passati, saranno adeguatamente normati anche quei giorni. Come governo dobbiamo avere un atteggiamento molto rigoroso e, a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe perché non possiamo immaginare una terza ondata”.
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