di Elena Vada______
Eccomi, a parlare, anch’io, delle scarpe Lidl. A mio avviso, sono brutte, di cattivo gusto e peggiore fattezza.
Eppure, sono andate a ruba, sparite, in pochi minuti, dagli scaffali della Lidl, supermercato di origine tedesca. I ragazzi, e non solo, le attendevano con ansia, “influenzati” da Social e meme. Il prezzo di vendita, irrisorio, 12,99 euro, non è il motivo dell’arrembaggio, ai ripiani, del noto supermercato.
Un tempo, si sarebbe chiamato “Prodotto Civetta”, ovvero articolo a basso costo e distribuzione limitata, che attrae nel punto vendita.
Oggi, si ragiona su una operazione di viral-mix-marketing, supportata da ‘Testimonial’ importanti, come Fedez (marito di Chiara Ferragni) e che, prodotto in quantità limitata, punta al collezionismo.
Collezionismo becero, perché non si parla di Fashion-Design, ma di Fan-Collection.
Queste calzature sono diventate famose, perché vendute, in un primo momento, solo all’estero, e sappiamo, quanto siano sensibili, i nostri connazionali, al fascino straniero.
Era già successo, negli anni Settanta, per gli occhiali Rayban, e negli anni oottanta, per gli orologi Swatch. Ma, all’epoca, non esistevano: influencer, follower, Social, Insomma, non esisteva Internet, ovvero una rete di collegamento planetario, che allinea gusti e propensioni, di ogni essere umano.
Il fenomeno più interessante, nel caso delle scarpe Lidl, è il Reselling, ovvero, la rivendita on-line del prodotto brandizzato, a prezzo centuplicato. Qui, si entra in un vortice psicotico, quasi ossessivo-compulsivo.
Il collezionista, infatti, ha la necessità, di possedere, questo feticcio, a qualsiasi costo e prezzo.
Mio nipote, diciottenne, dice “Non le ho comprate, ma mi piacerebbe averne un paio, perché fanno tendenza e mi piace l’estetica… (De gustibus…?!) Tu, piuttosto, zia, che collezionavi, alla mia età?”
– “Giornalini: Linus-Eureka e… fidanzati!”
Category: Costume e società, Cronaca